03 agosto 2017

L’ozono estende la conservabilità dei meloni

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Qui di seguito i risultati diffusi dall'azienda De Nora, multinazionale italiana attiva nella creazione di prodotti e tecnologie per la crescita sostenibile, sullo studio effettuato dai ricercatori del Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici Agroalimentari e Forestali  (DIBAF) dell’Università della Tuscia di Viterbo circa gli effetti positivi dell’ozono sulla conservazione dei meloni durante lo stoccaggio refrigerato. Allo studio ha collaborato Cristian Carboni, Food Market & Applications Manager di De Nora.

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Rispetto ad altre tipologie di prodotti (fragole, lamponi, mirtilli, ecc… dove l’ozono è già ampiamente utilizzato), in cui il principale beneficio è dato dall’inibizione dello sviluppo delle muffe e della carica batterica, nei meloni l’ozono controllo anche la maturazione mediante l’abbattimento dell’etilene prolungando, anche a basse concentrazioni, la conservabilità mantenendo i parametri qualitativi del prodotto inalterati.

“Dai risultati si evince che l’ozono”- spiega il prof. Rinaldo Botondi, docente del Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici Agroalimentari e Forestali – “mostra un’ azione positiva sul controllo del rammollimento del frutto di melone durante la conservazione a 6 °C verificabile sia mediante la valutazione dei dati della consistenza sia attraverso lo studio delle cinetiche enzimatiche di PG, α– arabinopyranosidase,  β – galactopyranosidase”.

L’azione degli enzimi di parete sul mantenimento della consistenza del frutto sembra essere esercitata attraverso il controllo della produzione di etilene dei campioni trattati con ozono gassoso.Questi dati, insieme a quelli fisiologici dell’etilene, consentono quindi di affermare che l’utilizzo della tecnologia dell’ozono fornito allo stato gassoso permette di prolungare la conservazione a 6 °C dei frutti di melone cantalupo cv Caldeo, mantenendo i parametri qualitativi. Inoltre il trattamento con ozono svolge un’azione sul controllo della crescita microbica dei mesofili totali.

La tecnologia di generazione e gestione dell’ozono all’interno delle celle, fornita da Industrie De Nora, risulta semplice per l’utilizzo e l’installazione, facilmente integrabile negli impianti esistenti e sicura per gli operatori.

“Questo innovativo studio” – sottolinea Cristian Carboni, Food Market & Applications Manager di De Nora –  “conferma che l’utilizzo dell’ozono nelle celle di conservazione di prodotti ortofrutticoli porta innumerevoli vantaggi. Infatti, oggi sono numerose le aziende che hanno acquistato impianti ad ozono da utilizzare proprio nelle celle con evidenti vantaggi nella conservazione di meloni, piccoli frutti, agrumi, kiwi, cipolle, pomodori, carote, patate, ecc.”

Fonte: Mauro Toti, Cristian Carboni, Rinaldo Botondi ‘Postharvest gaseous ozone treatment enhances quality parameters and delays softening in Cantaloupe melon during storage at 6°C’, 2017, “Journal of The Science of Food and Agriculture”

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