17 aprile 2014

Macfrut 2014. Parola d’ordine: internazionalizzazione

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In linea che con le ultime edizioni, anche quest’anno la parola chiave con la quale la prossima edizione del Macfrut (Cesena, 24-26 settembre 2014) intende presentarsi al mondo ortofrutticolo è quella dell'internazionalizzazione. Questo anche alla luce dei risultati lusinghieri della passata edizione, che hanno fatto registrare 24.800 visitatori ed espositori provenienti da 35 Paesi. Sono cresciute anche le presenze straniere: +20% gli espositori rispetto al 2012 e +15% i visitatori esteri.

Quest'anno il lavoro di selezione degli espositori da parte dell’organizzazione si concentrerà in direzione Mediterraneo e Balcani, aree considerate strategiche sia per le produzioni della Vecchia Europa che per le sue tecnologie. Come sottolinea, infatti, una nota del Macfrut: «mentre si crede che i Paesi dell’Africa Mediterranea costituiscano un pericolo per i prodotti ortofrutticoli continentali, in realtà negli ultimi dieci anni le esportazioni di ortofrutta italiane verso queste destinazioni sono costantemente cresciute, tanto da decuplicare e sopravanzare oggi l’import. Parimenti, esaminando la domanda potenziale di tecnologie per l’ortofrutta in queste aree, si evidenziano opportunità fra le più elevate nello scenario internazionale, per di più a distanze contenute per i produttori continentali, soprattutto per le problematiche di assistenza e manutenzione, tanto da poter considerare queste aree home market».

Non mancherà, infine, anche quest’anno un fitto calendario di convegni, l’assegnazione dell’Oscar Macfrut sulle tecnologie e una “Fruit Valley”, un’area all’interno della quale i visitatori della Fiera potranno aver chiaro lo stato dell’arte delle applicazioni tecnologiche nella lavorazione e nella conservazione dei prodotti, dove la rassegna cesenate può contare sul più importante distretto specializzato per l’ortofrutta al mondo.

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