11 aprile 2018

Macfrut 2018 si presenta: internazionalizzazione e coesione del sistema

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C'è grande attesa per l'edizione numero 35 di Macfrut, che di anno in anno cresce sempre di più e punta con decisione all'internazionalizzazione, uno dei focus nei confronti del quale si è concentrata la nuova presidenza di Renzo Piraccini sin dall'inizio.

Dal 9 all'11 maggio alla Fiera di Rimini più di 1100 espositori occuperanno 8 padiglioni su 55mila metri quadrati (+10% sul 2017, +100% in quattro anni) con una presenza estera pari al 25% (+40% in quattro anni). Tanti i settori espositivi, 11: tecnologie di campo; mezzi tecnici; produzione, commercio e distribuzione; biologico; macchinari e tecnologie del post raccolta; materiali e imballaggi di confezionamento; quarta gamma; logistica; servizi.

Tra i punti sottolineati dall'organizzazione durante la presentazione ufficiale avvenuta ieri a Roma, anche la “grande coesione attorno alla fiera. A Macfrut si ritrovano le principali organizzazioni del settore ortofrutticolo, dall’ACI (Associazione delle Cooperative Italiane) a Fruitimprese, da Italia Ortofrutta a Italmercati, da Fedagro Mercati ad Assosementi, da Cso Italy ad Assomela, da Coldiretti ad ANBI (Associazione delle Bonifiche Italiane). Tutti insieme nella kermesse fieristica, congiuntamente a tante imprese private e cooperative (con tante new entry) che hanno deciso di mettersi in mostra nella vetrina internazionale dell’ortofrutta italiana”.

Ecco i punti salienti dell'edizione 2018

Macfrut sempre più internazionale

Non c’è dubbio che il futuro del settore ortofrutticolo passa da un aumento dell’export sui mercati internazionali. In questo contesto un ruolo strategico lo gioca una Fiera nazionale che sia un hub a valenza internazionale. Ben 20 le missioni internazionali che hanno “seminato” la kermesse dell’ortofrutta in quattro Continenti, con risultati positivi in termini di espositori e partecipanti. Tutto questo si aggiunge a un quadro generale che vede l’incremento di buyer internazionali invitati, arrivati alla cifra record di 1500 (solo quattro anni fa erano 250), col quale gli espositori si possono interconnettere attraverso la piattaforma multimediale b2b messa a loro disposizione.

E ancora, la presenza dei maggiori gruppi della Grande distribuzione europea, 30 top buyer internazionali del food invitati in sinergia con Cibus, una forte partecipazione dall’Est Europa di buyer e produttori, così come la presenza dei principali importatori del Golfo Persico (Emirati, Bahrein, Qatar), India e Sud Est Asiatico (Malesia, Singapore).

Fondamentale nel percorso di internazionalizzazione il sostegno dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e Regione Emilia Romagna, quest’ultima finalizzato in particolare all’incoming di buyer cinesi. Partner di Macfrut in questo cammino il gruppo bancario UniCredit, main sponsor e business partner, e Coface, uno dei leader mondiali nell’assicurazione dei crediti.

Macfrut, innovazione e contenuti

Il settore ortofrutticolo da sempre è uno dei più innovativi dell’agroalimentare, e Macfrut è la vetrina ideale per presentare i nuovi progetti. Numerose sono le novità proposte nella tre giorni in rappresentanza di tutti i comparti della filiera, dalla genetica delle aziende sementiere alle tecnologie del pre e post raccolta, fino alla quarta gamma. Non solo. L’Italia da sempre è leader mondiale delle tecnologie meccaniche per le aziende ortofrutticole, sia ad indirizzo orticolo sia frutticolo. Ben 15.000 metri saranno dedicati all’area pre-raccolta – Macfrut Field Solution – con tutte le principali novità di settore.

In Fiera ci sarà anche un’area ‘dinamica’, AcquaCampus, un campo dimostrativo di 500 metri quadrati dove si potranno vedere in azione gli impianti di irrigazione tecnologicamente più avanzati, presentati dalle aziende leader mondiali.

Per valorizzare l’innovazione nella produzione e nelle tecnologie della filiera ortofrutticola, insieme all’Informatore Agrario è stato confermato il Macfrut Innovation Award. Valutate da una qualificata giuria di esperti, vengono premiate le innovazioni tecniche più significative in termini di sostenibilità ambientale ed economica e miglioramento della qualità dei prodotti. Una sezione speciale del premio sarà dedicata ai prodotti di “IV Gamma”, a cui è dedicato anche un convegno internazionale coordinato dal Professor Giancarlo Colelli.

Macfrut è anche una fiera ricca di contenuti. Sono oltre una cinquantina gli eventi in programma tra convegni, meeting aziendali, convention organizzati direttamente dagli espositori. Tra gli appuntamenti, il convegno internazionale sulle previsioni europee di pesche e nettarine, la sfida dei mercati all’ingrosso nel nuovo scenario della distribuzione europea, il meeting dei fornitori di Rewe e di Coop Italia.

Evento di punta a valenza mondiale il Tropical Fruit Congress (10-11 maggio), il primo summit europeo dedicato a Mango e Avocado, che vedrà la presenza dei principali produttori e importatori di queste due tipologie di frutti tropicali.

Macfrut2018SiPresentazione

Colombia Paese partner

Dopo Perù (2016) e Cina (2017), Paese partner 2018 sarà la Colombia. Con oltre 9 milioni di tonnellate lo Stato Sudamericano è un importante produttore di ortofrutta. Non solo banane e ananas ma, grazie alla straordinaria biodiversità, una ampia gamma di frutta tropicale, a partire da avocado e mango. La Colombia importa oltre 350.000 tonnellate di ortofrutta e rappresenta anche un importante mercato. Il settore ortofrutticolo è in forte sviluppo e la Colombia necessita di tecnologie e packaging per elevare i propri standard produttivi e accrescere la competitività delle proprie esportazioni.

Veneto Regione partner

Da sempre uno dei cardini del sistema ortofrutticolo italiano, il Veneto è la Regione partner 2018. La produzione di orticole in pieno campo occupa una superficie di 27.600 ettari, per un valore alla produzione di circa 615 milioni di euro. Poco meno di un terzo delle superfici sono destinati alla coltivazione del Radicchio, prodotto simbolo dell’edizione 2018 di Macfrut. La sua parabola esemplifica bene il percorso di questo prodotto: alcuni anni era caratterizzato per la bassa qualità e la poca considerazione, oggi è in piena rinascita, sposato da consumatori e alta gastronomia. Tornando al Veneto, l’area destinata a frutteti è di circa 20mila ettari, per un valore che si avvicina a 300 milioni di euro. Le colture maggiormente diffuse sono mele, pere e kiwi. Complessivamente il Veneto ortofrutticolo (incluse le patate) in valore si avvicina al miliardo di euro alla produzione.

Folta anche la presenza istituzionale delle Regioni, oltre al Veneto, l’Emilia Romagna, Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania, Piemonte, Puglia.

Ortofrutta, un export da record

Il 2017 sarà ricordato come l’anno del record nelle esportazioni. Per la prima volta infatti è stato superato il muro dei 5 miliardi di euro (5,1 miliardi per la precisione, +2,5%) che pongono il settore ortofrutticolo al secondo posto come valore nell’agroalimentare italiano (Fonte Ice Agenzia). Solo il vino ha fatto meglio, con 6 miliardi di euro, tutto il resto viene dopo con conserve e succhi vegetali a quota 3,2 miliardi di euro, anch’essi cresciuti anche se in misura minore (+1%).

La quota maggiore dell’export è rappresentata dalla frutticoltura (3,7 miliardi di euro), minore ma sempre di rilievo la quota orticola (1,4 miliardi). Interessante un dato: i primi dieci Paesi destinatari dei prodotti italiani sono tutti europei, con la Germania ad assorbire quasi la metà dal prodotto (quota 42%, con un +5,8%). A seguire Francia (quota 14% del totale, +9,5%) e Austria (quota 8%). Ultimo dato, il Paese dove si è registrata la migliore performance dell’export italiano è stato la Spagna con un +12,8%.

Le produzioni di ortofrutta nel 2017 in Italia

Nel 2017 sono state prodotte in Italia circa 18.400.000 tonnellate di ortofrutta destinata al consumo fresco (compreso le patate), il +3% rispetto al 2017 (Fonte Cso). Oltre 6.000.000 di tonnellate hanno riguardato la frutta fresca, registrando un -5% sul 2016; 9.500.000 tonnellate hanno invece interessato gli ortaggi, +8% sul 2016 di cui circa 1.400.000 tonnellate di patate. Gli agrumi con circa 2.900.000 tonnellate sono saliti del 5% rispetto al 2016.

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