Si è tenuta ieri, 14 ottobre, la conferenza stampa volta ad annunciare contenuti e strategie dell'edizione – o meglio delle edizioni – 2021 di Macfrut: “La situazione attuale invita alla prudenza – ha esordito Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – Ma noi guardiamo al futuro con ottimismo: ecco perché oggi presentiamo due eventi, Macfrut in presenza a Rimini a maggio (dal 4 al 6) e Macfrut Digital a settembre (dal 28 al 30)”.
Melone, Sardegna, Gdo e spezie tra i protagonisti
Nell'edizione di maggio, il melone sarà il prodotto simbolo, e pertanto sarà al centro di una serie di eventi; la Sardegna sarà la regione partner, poiché contribuisce al 23% della produzione agricola nazionale e produce, per usare le parole di Renzo Piraccini, “prodotti ortofrutticoli di qualità”; un focus sarà dedicato all'Asia centrale, in modo da proseguire con il processo di internazionalizzazione, mentre alla Gdo italiana è riservato un business lounge, ossia una grande area dedicata all’incontro fra produzione, distribuzione e commercio nazionali. Infine sarà ripreso il progetto di Spices & Herbs Global Expo, il salone europeo dedicato al mondo delle spezie, piante officinali ed erbe aromatiche che, causa pandemia, non si è potuto realizzare nel 2020: “Sono stati gli espositori a spingerci verso un settore che non ha un salone di riferimento – ha spiegato il presidente – nonostante fatturi oltre 8 miliardi di euro. Durante Macfrut realizzeremo, insieme a Ismea, un osservatorio proprio su questi prodotti”.
A maggio, in Italia, il polo dell'Agrifood
Soffermandosi sulla fiera fisica, il presidente ha parlato della presenza contemporanea di altri due saloni, Fieravicola (a Rimini) e Cibus (a Parma): “Per noi si tratta di un'opportunità – ha puntualizzato – In quei tre giorni (4-6 maggio), in Italia, si realizzerà il polo dell'agrifood: non esistono sovrapposizioni, ma semmai sinergie, e pertanto anche quest'anno attiveremo la navetta tra i due quartieri fieristici, quello di Parma e il nostro”.
Che l'Italia e la dimensione per molti versi ancora nazionale di Macfrut siano tra i fattori che decreteranno il successo delle future edizioni, è stato il leitmotiv dell'incontro con la stampa: “L'80% degli espositori di Macfrut è italiano – ha spiegato Piraccini – solo il 25% dei visitatori arriva dall'estero. Quello che in passato è stato un limite, oggi potrebbe tradursi in un punto di forza: l'obiettivo è avere un salone rappresentativo della filiera, una vetrina dell'Italia. Grazie anche al gioco di squadra con le altre manifestazioni del settore agroalimentare, stiamo creando le condizioni affinché chi è interessato al made in Italy venga qui”.
Fruit Logistica non è una minaccia
E pertanto, non è visto come un problema lo spostamento di Fruit Logistica alla fine di maggio: “Non si tratta di un attacco a Macfrut – ha spiegato il presidente – Ma, immagino, di una decisione sofferta. La fiera di Berlino conta sull'80% delle presenze estere, confermarla a febbraio, visti gli sviluppi dell'emergenza sanitaria, non era più possibile”. Inoltre, ha precisato Piraccini, le due manifestazioni sono diverse nel Dna e anche le edizioni del 2021 saranno differenti nell'impianto: “Noi abbiamo scelto di non mixare il digitale con fiera fisica; ma, consci della situazione sanitaria, terremo monitorata la situazione pandemica, focalizzando l'attenzione su quei paesi che non avranno difficoltà a spostarsi ed eventualmente integrando con strumenti digitali per favorire i buyer che, invece, non potranno lasciare i loro Paesi”.
Prosegue l'impegno per la digitalizzazione
Fatto tesoro della recente esperienza di Macfrut Digital – 400 espositori e 32.212 presenze in tre giorni, con 18.164 visitatori unici professionali e 219.524 pagine visualizzate – gli organizzatori stanno lavorando al nuovo progetto per il 2021, migliorando la fruizione dell'evento virtuale. Inoltre, già a maggio, due tra i principali forum di Macfrut 2021 saranno ospitati anche sulla piattaforma digitale. Si tratta di Acqua Campus, focalizzato sulle innovazioni dell’irrigazione, e Macfrut Field Solution, incentrato sulle moderne tecnologie per il settore orticolo, con focus particolare sul melone. Si svolgeranno invece solo in presenza gli altri due focus centrali di Macfrut: Biosolutions international congress, dedicato alle filiere dei biostimolanti e del biocontrollo e Greenhouse technology village, sull’innovazione orticola in serra.
“Per noi il salone digital e il salone in presenza – ha concluso Piraccini – restano due eventi ben distinti. Uno non sostituisce l'altro, ma entrambi hanno un grande potenziale: Macfrut Digital si è rivelato un acceleratore di business per le aziende a livello internazionale, la fiera fisica è invece fondamentale per sviluppare la filiera ortofrutticola, per creare nuovi contatti“.