In un mondo tutto concentrato sui problemi della lavorazione e della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli fanno sempre più irruzione quelli che si riferiscono alla vendita al dettaglio. Sembra che finalmente produttori, impaccatori ed operatori commerciali si stiano rendendo conto dello scollamento fra consumo e produzione avvenuto in tutti questi anni.
Per molto tempo il mondo è cambiato insieme ai gusti dei consumatori, ma la produzione ha continuato a pensare solo ad aumentare la resa per ettaro e gli impaccatori come meccanizzare ed economizzare i processi lavorativi e logistici. Chi vende al dettaglio ha avuto le sue colpe cercando il prezzo più che la qualità. La conseguenza in molti casi è stato un disamoramento dei consumatori che non trovavano ed ancora non trovano frutta buona da gustare o verdure fresche, pronte da preparare.
Il Macfrut è stato utile per sottolineare questi aspetti e per trovare altri indicatori utili a comprendere il sentire generale.
Il primo di questi indicatori è il grande successo della frutteria di Almaverde Bio presentata in carne ed ossa alla fiera. Per tutti e tre i giorni dell’evento la ressa davanti al piccolo punto vendita appositamente attrezzato non si è mai arrestata. Nonostante la vicinanza con il magazzino Canova, tale flusso ha dato luogo persino a momenti di penuria di singoli prodotti bio, dell’ananas alle mele, arance, kiwi, cocomeri, uve, nettarine, susine fino ai cubetti di noci di cocco. Il sistema funzionerà con i metodi conosciuti per il franchising e potrà avvicinare nuovi consumatori a un prodotto alimentare tanto sano ed adesso anche pratico da consumare.
Il secondo punto da segnalare è quello sul famoso art. 62 del decreto liberalizzazioni che il Ministro alle politiche agricole Mario Catania, molto presente alla fiera ed ai congressi per due giornate intere, ha commentato più volte. In occasione di un’intervista a Sauro Angelini di AGRILINEA TV davanti agli stand di COOP ITALIA e di Fruitimprese il ministro, avvertito della presenza ravvicinata di supermercati ha detto testualmente: “Siamo al corrente delle forti resistenze iniziali poi addolcite. Mi raccomando, Vi vengo a controllare”. E’ poi con tono più conciliante: “ ma so che adesso avete un atteggiamento molto più positivo, il futuro dell’ortofrutta italiana è anche nelle Vostre mani”.
Al suo ottimismo ha fatto il controcanto un operatore incontrato fra i padiglioni poco dopo. Raccontava che il suo supermercato gli aveva già chiesto di modificare la scontistica nel senso di aumentare il ristorno a fine anno del 2 %.