E’ cominciata la conta dei danni nelle campagne sarde. E l’agricoltura dell'isola sembra dovrà pagare un tributo pesante in termini di perdite e disagi. La furia dell’acqua ha inondato i campi dalla Baronia al basso Oristanese, dal Medio Campidano all’Ogliastra e Sarrabus. La situazione più critica sembra quella tra Nuorese e Baronia, dove da venerdì mattina si vive in piena emergenza e si sta lavorando per mettere in sicurezza gli animali. Bitti, Lula, Dorgali, Oliena, Nuoro, Valle del Cedrino (Galtelli, Irgoli, Onifai, Loculi, Orosei), oltre a Torpè, Siniscola e Posada sono i territorio più colpiti.
Bilancio pesante
“Il primo e approssimativo bilancio è già molto pesante – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – Quella più grave è la perdita delle vite umane. I primi rilevamenti dicono che ancora una volta la campagna paga uno dei tributi più pesanti. Bilancio di danni che sappiamo essere destinato a salire. In questo momento allevatori e agricoltori sono concentrati a limitare i danni e mettere in sicurezza le aziende. Nei prossimi giorni avremo un quadro più preciso che sappiamo già essere molto più pesante”.
“I danni sono ingenti – ha spiegato il presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra, Leonardo Salis, dopo un primo monitoraggio – Ci sono tantissime strade rurali e ponti distrutti che hanno isolato gli ovili. Molte aziende sono rimaste senza corrente elettrica. Numerose strutture e mezzi agricoli sono stati invasi dall'acqua”.
La furia dell’acqua non ha risparmiato neppure le campagne dell’Ogliastra e del basso Oristanese “in particolare il Terralbese – ha spiegato il presidente di Coldiretti Oristano, Giovanni Murru dove ci sono molti campi allagati: i terreni non sono riusciti ad assorbire l’ingente quantità di acqua caduta in un arco temporale ristretto”.
Danni a carciofi e altri ortaggi
Nella zona del Terralbese i carciofi, le fragole e le verdure dell'Agricola Campidanese sono finiti sott'acqua: “Ci sono state delle bombe d'acqua e conseguewnti allagamenti ma per il momento non possiamo capire l'entità dei danni”, dice a myfruit Salvatore Lotta, direttore commerciale della Op.
Anche nel triangolo tra Villacidro, San Gavino, Guspini e Gonnosfanadiga “ci hanno segnalato campi dilavati e allagamento di capannoni e fienili per via dello straripamento dei fiumi – racconta il presidente provinciale di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas – Mentre Castiadas è stata colpita da una grandinata le cui conseguenze si potranno conoscere nei prossimi giorni”.
Meno colpito il Nord Sardegna dove qualche perdita c’è stata nel Goceano, in Gallura e nella Valle del Coghinas con allagamento di qualche campo di carciofi.
La solidarietà della ministra Teresa Bellanova
La ministra alle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha trasmesso la propria solidarietà a tutti i cittadini sardi. “Purtroppo i cambiamenti climatici ci mettono davanti a fenomeni metereologici catastrofici – ha detto – Dobbiamo farci trovare preparati, con una strategia per la prevenzione che sappia contrastare queste catastrofi in modo efficace. Come Mipaaf abbiamo messo in campo misure importanti per la salvaguardia delle aree a rischio idrogeologico, e continuiamo a lavorare per impedire abbandono e spopolamento dei territori. Ma non basta. Non c'è più tempo. Va ripristinata subito Italia Sicura, la struttura di missione per la lotta al dissesto. Agiamo subito per mettere in sicurezza i territori, e tutelare i cittadini”.