Il freddo, il gelo e le anomale nevicate della scorsa settimana nel Sud Italia hanno avuto notevoli conseguenze sulla consegne degli ortaggi di stagione sul mercato: produzione in ginocchio e prezzi, inevitabilmente, che salgono. Venerdì 13 gennaio il Centro Agrocalimentare di Bologna (CAAB) ha diffuso i dati dei prezzi delle orticole nel periodo tra venerdì 30 dicembre 2016 e e la giornata di venerdì scorso.
I dati evidenziano un rialzo deciso rispetto alle lattughe, salite del 74% e passate dal costo di 1,52 € / kg a fine 2016 alla stima di € 2,65 / kg nella giornata di oggi. Rialzo del 43% per le zucchine (salite da € 2,60/kg a € 3,71/kg), del 20% per i peperoni (da € 2,05/kg a € 2,47/kg) e solo del 18% sugli spinaci (da € 1,70/kg a € 2/kg), e del 4% per le melanzane (da € 2,76/kg a € 2,88/kg). In discesa invece le arance, con un – 4% (da € 0,84/kg a 0,81/kg), e le mele con – 2% (da € 1,21/kg a € 1,19/kg)”.
Prezzi in rialzo anche per prodotti orticoli conservati come cipolle, carote, patate. Il tutto è legato – continua nella nota il CAAB – “alla legge della domanda e dell'offerta, trattandosi di prodotti che rappresentano un'alternativa di acquisto rispetto ai prodotti notevolmente rincarati.
«Il contesto degli ultimi dieci giorni è oggettivamente grave e complesso per i produttori agricoli – osserva il Presidente Fedagromercati Acmo Luigi Gallerani – E malgrado quanto osserviamo a proposito dei rincari, da parte nostra non esistono presupposti per speculare: la produzione locale a gennaio è risicatissima (quantità ridotte di insalata e patate), e i rincari praticati all'ingrosso sono contenuti entro margini di pura sopravvivenza sul mercato».
«Dall'analisi delle rilevazioni giornaliere effettuate dagli ispettori di CAAB, a tutt'oggi non emergono anomalie nella formazione dei prezzi che non siano riconducibili alla situazione climatico-meteorologica di questi giorni. Una cosa è certa: la qualità dei prodotti rimane elevatissima e garantita dalle oltre 100mila analisi fitosanitarie che ogni anno vengono effettuate dall'Azienda Sanitaria locale e dalle singole aziende, sotto il nostro controllo», osserva il Direttore Generale CAAB Alessandro Bonfiglioli.
«Certo, il mercato è sempre un gioco di domanda e offerta – rileva il presidente CAAB Andrea Segrè – Davanti a un'offerta molto bassa di prodotti freschi i prezzi salgono vertiginosamente, ma il consumatore in questi casi dovrebbe orientarsi, almeno temporaneamente, su offerte alternative. Non dubito che in contesti generali come la ‘gelata' di queste settimane possano verificarsi, a valle della produzione, episodi di speculazione: certamente non all'interno di CAAB, come dimostrano i dati odierni».
Fonte news: CAAB