02 novembre 2020

Mandarini di Calabria: si comincia a fare sul serio

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E' appena partita la campagna dei mandarini in Calabria. Livelli qualitativi e quantità sembrano essere superiori rispetto allo scorso anno, ma i produttori, per via dello stato di emergenza sanitaria che perdura, non si sbilanciano su come andrà dal punto di vista commerciale. “Siamo partiti con i primi stacchi il 29 ottobre – esordisce Antonio Romano, titolare dell'omonima azienda di Rossano (Cosenza) – La qualità dei mandarini è eccellente, i volumi ci sono. Ma non sappiamo come andrà il mercato“.

“Ha fatto e continua a fare molto caldo, e così la stagione dei mandarini è partita a rilento – spiega Pasquale Rombolà, responsabile commerciale di Delizie Calabresi, associazione di produttori delle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia – Ma la stagione promette bene sia dal punto di vista qualitativo, sia quantitativo”.

Delizie Calabresi: “In ritardo per il caldo, buona la qualità”

Delizie Calabresi è un'associazione di produttori che, tra le altre referenze, produce agrumi biologici: “Abbiamo iniziato a raccogliere nei giorni scorsi i mandarini, con qualche difficoltà per via dell'andamento climatico – spiega Rombolà – Siamo partiti con le primizie, e quindi si tratta di quantitativi minimi, circa 10 tonnellate, che come nostra consuetudine non vengono lavorati nei magazzini ma, una volta staccati, vengono messi nelle cassette e inviati in giornata al cliente. A metà novembre procederemo alla raccolta del grosso della produzione, stimiamo un quantitativo di circa 60-70 tonnellate. La qualità sembra buona“.

Delizie Calabresi distribuisce i propri prodotti tramite piattaforma e-commerce e attraverso canali più tradizionali, commercianti e mercati all'ingrosso: “Per gli agrumi abbiamo anche la formula “adotta un albero” – racconta – In questo modo il cliente può seguire tutte le fasi della coltivazione, e essere aggiornato sull'andamento della stagione. Lo scopo è degustare i frutti del proprio albero, avendo la garanzia che sono stati rispettati i principi dell'agricoltura biologica. Per i mandarini, però, la formula e-commerce funziona meno rispetto alle arance, per via dei quantitativi più contenuti”. Quanto alle previsioni di mercato, Rombolà non si sbilancia: “E' ancora presto – conclude – Meglio riparlarne tra qualche tempo”.

Romano: “Come andrà il mercato? Impossibile fare previsioni”

Per Antonio Romano, la stagione appena cominciata è partita con il piede giusto: “La qualità della nostra produzione quest'anno è eccellente – spiega – E anche i quantitativi sono più che soddisfacenti: speriamo che sia una stagione remunerativa“.
L'azienda agricola Romano coltiva 150 tonnellate di mandarini, a cui si somma la produzione di altri agrumi (arance, limoni, clementine) e la vendita di alcuni prodotti trasformati, tra cui le marmellate. Negli ultimi tempi sta puntando sull'e-commerce: “L'obiettivo è sviluppare ancor di più questo canale, l'utopia è renderlo il canale esclusivo – racconta – Nell'attesa vendiamo i nostri prodotti anche all'ingrosso e su qualche piattaforma della Gdo”.

Con l'inizio dell'emergenza sanitaria e con il conseguente lockdown, a marzo, c'è stata la corsa per accaparrarsi gli ultimi agrumi rimasti sui banchi della Gdo il che, visto il protrarsi della pandemia, potrebbe replicarsi anche in questa stagione. Ma secondo Romano non si possono fare previsioni: “La scorsa annata è stata caratterizzata da quantitativi molto scarsi – spiega – A mio avviso, nonostante il perdurare della pandemia, non si può fare un parallelo con il comportamento negli acquisti che i consumatori hanno tenuto a marzo: in questo periodo governato dall'incertezza, per fare previsioni dovrei essere un mago”.

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