A fine luglio, ad Avola, in provincia di Siracusa, è iniziata e continuerà per tutto il mese di settembre la raccolta della mandorla, prodotto di punta della produzione siciliana, legata soprattutto al mondo della confetteria di alta gamma.
Buone le previsioni sul fronte quantitativo: alla luce di quanto immagazzinato finora, si potrebbe raggiungere un incremento rispetto allo scorso anno di circa il 15-20% per un totale di circa 2.200 tonnellate in guscio, pari a 500 tonnellate di sgusciato.
Alle soddisfazioni sul fronte produttivo fanno da contraltare i timori per i prezzi: “I produttori sono preoccupati perché, al momento, le quotazioni si mantengono basse: intorno a 1,30 o 1,40 per la Pizzuta e il Fascionello”, racconta a myfruit.it Paolo Santoro, responsabile commerciale della MandorAvola Tassoni, azienda che si occupa di sgusciatura e lavorazione, e membro del Cda del Consorzio di tutela Mandorla d’Avola.
Il mercato
Dal punto di vista commerciale, la mandorla d’Avola ha il suo zoccolo duro nel settore della confetteria, soprattutto sul mercato estero: Germania, Francia, Olanda mantengono alta la tradizione del confetto.
Tuttavia, alla luce del calo delle cerimonie e della pressante concorrenza estera, le aziende stanno spostando l’attenzione anche su altri segmenti di mercato per dare più valore a un prodotto considerato sempre più importante per il benessere e la sana alimentazione. Viene quindi sempre più usata per consumo alimentare diretto, oltre che in pasticceria, dove la mandorla ha sempre avuto un ruolo di primo piano.
“In magazzino c’è ancora qualche rimanenza dello scorso anno, ma possiamo certamente affermare che, dal punto di vista commerciale, la passata stagione è andata bene. - commenta Santoro - È un prodotto che, proprio per la sua salubrità, è sempre più apprezzato nell’alimentazione quotidiana, spesso in sostituzione ad altri alimenti”.
Sempre più significativo il ruolo del consumatore: “A partire dal periodo pandemico, abbiamo avuto un notevole incremento dell’e-commerce e ci sono tante persone che scelgono di acquistare direttamente il nostro prodotto per un consumo immediato", ci spiega.
Valorizzare la salubrità del prodotto
“La mandorla d’Avola non solo è ricca di sostanze come fosforo, magnesio e potassio che fanno bene all’organismo, ma soprattutto è naturalmente priva di aflatossine, considerate tra le sostanze più cancerogene – sottolinea Santoro - Abbiamo fatto un’importante battaglia nell'Unione europea perché volevamo aggiungere sulle confezioni delle nostre mandorle la dicitura aflatossine free. Abbiamo effettuato delle analisi e prodotto la documentazione che attestasse la veridicità di quanto affermato. Tuttavia l'Ue ci ha risposto negativamente”.
Sia per le tecniche di raccolta, sia per le caratteristiche intrinseche del prodotto, la mandorla d’Avola non è soggetta all’attacco delle aflatossine: “Non è porosa. Il seme è ben protetto, come dentro un’urna, da un guscio duro che impedisce al fungo di entrare. Riteniamo che il consumatore debba essere consapevole di questa sua particolarità”, conclude Santoro.
Per promuovere i propri prodotti, il Consorzio sarà presente anche al prossimo G7 che si terrà dal 26 al 28 settembre a Siracusa. All'interno dello stand che sarà allestito a Palazzo Vermexio, dal 21 al 29 settembre, sarà possibile conoscere e degustare le mandorle d'Avola e i trasformati.