La produzione della mandorla sta incontrando fortuna anche in terra sarda. Lo sviluppo di questa coltura, che pure secondo recenti ricerche presentate da INC a Macfrut 2015 si prefigura come una delle più redditizie assieme a noci e nocciole (vista la grande domanda esistente a livello internazionale), sta interessando anche la piccola comunità di Baressa, centro in provincia di Oristano, dove si trova comunque il 5% dell’intera produzione di mandorle dell’isola.
L’interesse è talmente sviluppato che lo stesso Comune di Baressa ha stanziato fondi per assegnare gratuitamente piantine di mandorle agli agricoltori locali. L’ultimo impegno di fondi pubblici risale a poco più di un mese fa, quando sono stati messi a disposizione ulteriori 2.000 euro per l’assegnazione gratuita di piante di mandorlo ai cittadini.
A riprendere il fatto è stato lo stesso quotidiano “L’Unione Sarda”, che ha scritto a riguardo: “Baressa merita davvero il titolo di “paese della mandorla” in Sardegna. Nel territorio comunale sono presenti 100 ettari impiantati a mandorleti con 180 mila piante, il 5 per cento dell’estensione totale di mandorleti nell’isola. Nelle campagne del paese (sono state messe a dimora) 3000 nuove piante di mandorlo negli ultimi dieci anni grazie agli alberi concessi gratuitamente dal Comune”. Il sindaco di Baressa, Piergiorgio Corona, ha poi commentato a L’Unione Sarda: “Numerosi cittadini continuano a manifestare interesse per la concessione di altri alberi; ecco perché abbiamo confermato l’iniziativa”.
Che la produzione di mandorle sia una vera e propria tradizione anche in questo territorio lo sancisce pure l’annuale sagra dedicata a questo frutto, organizzata dal Comune durante il mese di settembre e sempre molto partecipata.