E’ stata una stagione complessa ma con risvolti positivi, soprattutto a livello di prezzi, quella del Consorzio frutta in guscio di Piemonte. La realtà presieduta da Paolo Aimar oggi annovera tra le sue fila 38 soci produttori di mandorle e noci.
Facendo il punto della situazione a raccolto concluso, Aimar spiega: “Per le noci siamo soddisfatti per i buoni livelli delle quotazioni, superiori mediamente in ogni categoria di circa 10 centesimi il chilo rispetto al 2022. Dal punto di vista produttivo la primavera molto piovosa ha creato una cascola anomala dei frutti e la produzione, di conseguenza, si è attestata sui livelli dello scorso anno. Abbiamo però prodotto una buona percentuale di qualità elevata, con 200 quintali di prima scelta, liquidati a 4,20 euro il chilo più iva, e solo 10 quintali di seconda”.
Aimar poi prosegue: “La situazione delle mandorle presenta forti differenze a seconda delle varietà. Ottime performance sono infatti state riscontrate per la Tuono, che quest’anno ha prodotto frutti di ottima pezzatura che non hanno dato problemi alla vendita. In questo caso la liquidazione è stata attorno ai 3 euro il chilo all’ingrosso. Problemi di pezzatura e di qualità li abbiamo invece riscontrati sulle varietà più tardive, come Penta e Makako, per le quali sono in corso valutazioni anche insieme alla Fondazione Agrion, per una loro sostituzione con varietà nuove, che garantiscano pezzature migliori”.
Il Consorzio frutta in guscio di Piemonte, che conferisce in esclusiva all’azienda piemontese Life, continua intanto a crescere. Conferma ancora il presidente Aimar: “Oggi siamo 38 soci e la domanda di frutta in guscio continua a essere alta, quindi siamo soddisfatti. Basti pensare che, se l’anno scorso le richieste per il mandorlo erano state di 4mila piante, quest’anno gli ordini che abbiamo fatto sono stati per 8mila. Stiamo quindi mettendo a terra nuovi impianti e proseguono, contestualmente, le prove che stiamo portando avanti sulla coltivazione dell’arachide”.