E’ possibile un futuro che riduca lo sfruttamento delle risorse naturali, a cominciare dal legno degli alberi? Il giovane imprenditore Francesco Armienti, titolare dell’azienda ArmientiBio di Poggiorsini (Bari), si sta impegnando in prima persona affinchè questo sia possibile. Con la sua azienda infatti, già pioniera del biologico negli Anni Ottanta e da sempre esempio di agrobiodiversità, ha avviato una partnership con la società casertana Keeplife, per ricavare legno di qualità dai gusci delle mandorle.
“E’ un progetto che abbiamo appena iniziato, ma a cui tengo moltissimo – spiega Armienti – tanto che Keeplife lo presenterà il 9 giugno alle 19 in via Cola Montano 2 a Milano, durante il Fuorisalone della Milan Design Week. Nella medesima occasione, noi celebreremo la partnership che da alcune settimane ci sta legando a questa società. Sfruttando i gusci delle mandorle provenienti dalle lavorazioni che avvengono anche nel nostro laboratorio (ArmientiBio può contare su un mandorleto totalmente biologico di 50 ettari, e parte della produzione viene lavorata in azienda, ndr), Keeplife riesce ad assemblare materiale legnoso di alta qualità, senza peraltro utilizzare solventi chimici tossici. Assieme a questa materia prima, sono impiegati pure gusci di nocciole e noci. Tutti insieme, tali materiali oggi smaltiti o svenduti – prosegue Armienti – possono andare a comporre oggetti di design, come tavoli o sedute, e perfino pezzi d’arredamento per la casa. Nello specifico il 9 giugno, in occasione della Milan Design Week, si potranno ammirare le creazioni di 12 designer, che hanno utilizzato legno prodotto anche con i gusci delle nostre mandorle. Mi rende orgoglioso essere stata la prima azienda del sud Italia a credere in questo progetto, avviato da Keeplife nel 2017, perchè va realmente nella direzione di una concreta sostenibilità ambientale, obiettivo che da sempre anche la nostra realtà si propone di portare avanti”.
Non manca anche uno sguardo, infine, sulla prossima campagna 2022 delle mandorle. “Per ora – conclude Armienti – sono moderatamente soddisfatto. Abbiamo infatti subito una gelata tardiva che ha fatto qualche danno, ma il 70-80% della produzione al momento dovrebbe essere salvo. Quest’anno, quindi, il bilancio finale potrebbe essere positivo”.