13 aprile 2022

Mandorle: nel Barese si prevede un’annata discreta

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Nonostante le recenti bizze del meteo ce la stiano mettendo tutta per cercare di rovinare le uova nel paniere, la stagione 2022/2023 potrebbe essere migliore degli ultimi due anni per la Mandorla di Toritto, vera e propria eccellenza del territorio barese. A fare il punto della situazione è Rocco Pinto, socio titolare dell’azienda agricola Pinto di Toritto.

“Con i primi fiori – spiega Pinto – abbiamo avuto qualche problema di gelate, che sono state tuttavia, e fortunatamente, a macchia di leopardo. Per quanto riguarda il nostro appezzamento, di circa 35 ettari, i fiori rovinati sono stati circa il 20-30%, ma nonostante questo, la stagione potrebbe essere più positiva rispetto all’anno scorso. Se nel 2020 fu un autentico disastro, perché una gelata bruciò tutta la produzione, il 2021 in campagna è stato buono solo in parte – prosegue Pinto – Quest’anno, quindi, se le piante non saranno molto stressate, la produzione al momento potrebbe essere migliore e superiore almeno rispetto alle ultime due annate”.

Molto precisa è la scelta varietale fatta dall’azienda, così come quella agronomica. “Produciamo esclusivamente in biologico – prosegue Pinto – e per il 90% abbiamo puntato sulla cultivar Filippo Cea, mentre il resto è Antonio Devito”.

L’azienda Pinto vende le sue mandorle soprattutto a clienti professionali, ma non mancano anche diversi privati. E, a proposito di consumi, Rocco Pinto non ha dubbi: “Spesso – conclude – le nostre mandorle Filippo Cea sono impiegate come ingrediente per dolci. Io le vedo comunque ottime per un consumo, più esteso, a 360 gradi, ovvero anche come snack, per un piacevole spuntino salutare”.

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