08 gennaio 2018

Mandorlo in Fiore, tante novità per il 2018

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Sarà un’edizione speciale quella della 73° Festa del Mandorlo in Fiore, in programma ad Agrigento dal 3 all’11 marzo prossimi. Per la prima volta, infatti, sarà preso in esame analiticamente il ritorno economico e sociale di questa manifestazione. Ad annunciarlo è stato in questi giorni il quotidiano La Sicilia, che spiega tra l’altro: “L’incarico, 4.500 euro, è stato affidato nei giorni scorsi al Parco Archeologico della Valle dei Templi…e servirà ad effettuare una “ricerca conoscitiva del patrimonio immateriale ed un’analisi che serva a valutare i diversi aspetti dell’organizzazione dell’evento, con l'obiettivo di migliorare pratiche ed azioni inerenti l'organizzazione del Mandorlo in Fiore nel medio e lungo periodo”. Questo applicando un sistema di analisi chiamato “Swot”, strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce di un progetto, di un’impresa o di ogni altra situazione in cui un’organizzazione o un individuo debba svolgere una decisione per il raggiungimento di un obiettivo”.

L’edizione del marzo 2018 sarà naturalmente messa a confronto con quelle precedenti, in particolare il 2017, che è stata anche la prima gestita dal Parco Archeologico della Valle dei Templi.

“Lo scopo, tra le altre cose – ha dichiarato nel servizio citato il direttore Giuseppe Parello – è capire, facendo anche un’analisi storica, l’impatto di alcuni specifici aspetti di questo evento sul tessuto economico e culturale della città, ma anche della Regione. Ci interessa ad esempio conoscere come viene percepita la novità della valorizzazione del patrimonio immateriale, ma anche sapere che tipologia di spettatori sono interessati al Mandorlo in Fiore e cosa si aspettano di trovare. Questo lo potremo conoscere ad esempio grazie alla somministrazione di questionari…Le indicazioni consentiranno di orientarci verso la selezione di patrimoni che sono più attinenti a quanto si attende l’utenza, contemperando ovviamente questa richiesta con il valore culturale”.

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