Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 la Gdo è stata la protagonista del mercato e la prima alleata dei consumatori obbligati a confrontarsi con limitazioni e nuove abitudini: nel periodo 17 febbraio – 3 maggio le vendite, a parità di negozi, hanno registrato un +4,2%. Un incremento che, su base geografica, ha rilevato per il nord-est +7,4%, per il sud +5,2%, seguiti dal nord ovest con +3,5% e centro con +1,8%.
La Gdo ha dimostrato in questi mesi una forte capacità di reazione, rispondendo in maniera puntuale alle nuove esigenze dei consumatori: dalla composizione del “carrello” ora caratterizzato prevalentemente da prodotti da dispensa, ingredienti basici e prodotti igienico sanitari al crescente utilizzo delle modalità online per fare gli acquisti, con consegna a domicilio o in punto vendita.
Emblematica la performance del canale ecommerce nello stesso periodo, per i prodotti di largo consumo che ha registrato una crescita a tre cifre: +144,6%, con un picco nella quarta settimana di aprile superiore al 300%. A spingere l’ecommerce la digitalizzazione degli acquisti da parte di una larga parte di consumatori alle prese con le limitazioni nella mobilità.
Il nuovo carrello
L’emergenza sanitaria di questi mesi ha inciso significativamente anche nella composizione del carrello; Nielsen ha identificato tre macro effetti: “stock”, “prevenzione e salute” e “resto a casa”. L’effetto “stock” è stato generato dall’esigenza del consumatore di riempire la dispensa con prodotti di uso quotidiano, alimentari e non; in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato comprende: le conserve animali (+22,8%), le conserve rosse (+38,9%), la pasta (+21,7%), il caffè macinato (+17,3%), i biscotti (+12,5%), il riso (+30,2%), l’olio di semi (+27,3%), le confetture/marmellate (+22,1%) e l’olio extra vergine di oliva (+9,1%). Per il non food i prodotti a maggior crescita sono risultati: la carta casa (+27,5%), la carta igienica (+11,9%), gli avvolgenti alimentari (+41,4%) e i detergenti lavastoviglie (+24,5%).
Il trend “prevenzione e salute” ha evidenziato, in ordine grandezza rispetto al fatturato generato: i detergenti superfici (+43,6%), i guanti (+128,3%), il sapone per mani solido e liquido (+57,5%), la candeggina (+49,5%), l’alcol denaturato (+154,0%) e le salviettine (+82,5%).
Il trend “resto a casa”, determinato dalle nuove abitudini ed esigenze del consumatore, ritornato attivo in cucina e disposto a concedersi qualche extra comfort food, ha registrato (sempre rispetto al fatturato generato, in ordine di grandezza) significative percentuali di crescita per: le farine (+121,5%), le uova di gallina (+36,2%), gli ingredienti per pasticceria (+77,8%), il burro (+44,1%), il mascarpone (+65,9%), il lievito di birra (+106,1%). Significativo anche il trend dei comfort food guidato da: creme spalmabili dolci (+39,1%), gelati (+22,1%), pasticceria (+24,6%), miele (+41,1%), patatine (+15,9%) e per il beverage vino (+11,0%), birre alcoliche (+12,8%) e aperitivi alcolici (+14,4%).
Fra le bevande merita un approfondimento il vino, che nel canale Gdo sta registrando, da inizio anno, importanti crescite (sia a volume che a valore). Nel periodo Covid19, si è registrata una significativa accelerazione, in particolare per i vini Mdd che sono cresciuti più rapidamente del mercato: +10,7% il trend in volume da inizio anno e +17,4% durante il periodo dell’emergenza. Le scelte di acquisto dei consumatori favoriscono i vini italiani e certificati. Le prime due categorie in termini di crescita risultano infatti essere il “Vino Doc/Docg italiano” e il “Vino Igp (Igt) Italiano” (rispettivamente +8,7% e +8,2% l’incremento delle vendite in volume durante il Covid-19).
Appuntamento a MarcabyBolognaFiere, il 13 e il 14 gennaio 2021 per incontrare i protagonisti del mercato ed elaborare nuove strategie di business.