12 febbraio 2022

Mario Zani: “Vi spiego il nostro modo di fare impresa”

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Nel mondo della frutta a guscio e disidratata è considerato un imprenditore illuminato, un anticipatore, un pioneriere del welfare. Ma Mario Zani è anche un professionista, impegnato a fare impresa. E a farlo bene. Myfruit.it lo ha lasciato raccontare, in una lunga intervista, la sua visione e le sue aspettative. In una sfida costante, prima di tutto forse, con se stesso.

Come si diventa un imprenditore di riferimento per il settore? È importante avere una visione precisa da subito o è più importante saperla adattare, leggere l’attualità, i trend, il percepito delle persone?

È innanzitutto necessario un percorso comune di condivisione di valori e intenti. Se Euro Company oggi è quella che vedete è grazie a un processo collettivo, nato dalla definizione della nostra mission – sottoscritta da tutti i collaboratori nel 2019 e composta di sette imprescindibili radici che fanno da terreno comune per il lavoro quotidiano di ognuno – alla definizione di un organigramma che non ha una classica forma piramidale, bensì concentrica, perché il cerchio significa interdipendenza e collaborazione.

Sono felice di osservare che, anche a livello globale, sia in atto un vero e proprio cambiamento culturale che sta coinvolgendo l’intero settore industriale e, più in generale, tutta la società, con la crescente consapevolezza che un modello economico esclusivamente basato sul profitto sia ormai superato.
Si sta prendendo sempre maggiore coscienza che perseguire uno scopo e una visione che misuri l’impatto su persone e territorio sia ormai una necessità imprescindibile. E questo è tangibile proprio all’interno del movimento globale B Corp, nel quale siamo entrati nel 2019, dopo essere diventati Società Benefit nel 2018.

La certificazione B Corp rappresenta infatti per tutti noi un importante riconoscimento di quanto fatto finora e un punto di partenza per continuare a crescere, migliorare sempre di più e riscrivere, insieme a questo movimento innovativo, il modo di fare impresa, un nuovo capitolo che, sono sicuro, riscriverà senz’altro le sorti del nostro pianeta.

Oggi Euro Company è l’azienda che aveva in mente?

Sono felice di quello che è Euro Company oggi e al tempo stesso convinto che lo sviluppo in atto sia in continuo divenire: più crescono le competenze e le conoscenze, infatti, più si aprono le porte a nuovi progetti, nuovi modi di ragionare, nuovi approcci. Le aziende sono formate da persone che cambiano il loro modo di pensare, lo evolvono, lo fanno crescere per trovare sempre nuove e migliori soluzioni.
Non è possibile, quindi, pensarle come sistemi statici: il mondo muta attorno a noi ed è giusto mutare insieme a esso, in un processo di continuo miglioramento che coinvolge tutte le persone che ne fanno parte, dai nostri fornitori fino al consumatore finale.

Bilancio 2021, può fare il punto sul vostro piano di sviluppo?

Abbiamo chiuso con soddisfazione il bilancio al 30 giugno 2021, confermando ricavi per oltre 110 milioni e stiamo ottenendo ottimi risultati anche in questi primi sei mesi del nuovo anno fiscale.
A giugno termineranno i lavori del nuovo stabilimento dedicato al biologico, all’interno del quale, ad esempio, implementeremo anche le linee dedicate alle nostre creme 100% frutta secca, che ci stanno dando moltissime gratificazioni e stanno allargando notevolmente il bacino di utenza della frutta secca.

Con i nuovi marchi Etrusca, Dolcina, Caruso e Biancanoce avete dato un segnale di recupero (anche etico) delle produzioni italiane. Come stanno andando? Altre novità nel prossimo futuro? Altre origini da valorizzare?

Coerentemente con la nostra mission, sosteniamo il mercato italiano e il nostro territorio valorizzando le produzioni locali e contribuendo a tutelare anche quelle filiere che le logiche del mercato avrebbero rischiato di fare scomparire. Etrusca, Dolcina, Caruso e Biancanoce sono la concreta applicazione del nostro protocollo di Qualità Etica, garanzia per il consumatore del miglior prodotto possibile e volto a ripartire il valore in maniera equa lungo tutta la catena.

Il protocollo si basa su quattro pilastri fondamentali: Rapporti diretti con i nostri fornitori; Riconoscere un prezzo equo, così da garantire ai nostri fornitori la copertura dei costi di produzione e il giusto profitto; Supporto agli agricoltori mettendo a disposizione attrezzature, know-how e sostegno finanziario; Relazioni di lungo periodo, solide, basate sulla fiducia e che permettano ai coltivatori di fare investimenti a lungo termine e di lavorare con tranquillità.

I nostri marchi a sostegno della filiera stanno ottenendo risultati importanti fin da loro esordio, nel 2020, anno in cui sono stati accolti dai consumatori con grandissimo entusiasmo. In particolare, Etrusca, l’autentica nocciola della Tuscia viterbese, ci sta regalando grandi soddisfazioni, sia in termini di vendite, sia di apprezzamento da parte dei consumatori.
Con le sue caratteristiche territoriali e climatiche, la Tuscia è infatti un’area particolarmente vocata alla coltivazione di nocciole. Qui nasce una varietà dalla qualità straordinaria, tuttavia difficile da pelare. Grazie alla partnership con il nostro fornitore locale, siamo riusciti a ottenere la prima nocciola della Tuscia pelata a regola d’arte, tostata e incredibilmente croccante. Il nostro obiettivo è continuare su questa strada, sviluppando progetti a supporto dell’agricoltura locale.

A livello etico siete stati pionieri: cosa vi ha mosso e ispirato di più? Cos'altro si può fare?

Da sempre crediamo nell’etica come modo di pensare e di agire quotidiano: questo ci ha sostenuto nel nostro cammino verso la certificazione B Corp. E siamo convinti che sia un requisito fondamentale per tutte le realtà che stanno affrontando questo percorso, perché essere una B Corp vuol dire avere una responsabilità importante, nei confronti dell’ambiente e della comunità in cui si opera, dai collaboratori ai fornitori, dai clienti ai consumatori finali.

Lasciare un’impronta positiva, trasparente e sostenibile per noi e per le generazioni che verranno è la spinta propulsiva che ci spinge ogni giorno a dare vita a iniziative e progetti che portino benefici al pianeta e alle persone: dalla certificazione Idem per la Gender Equality ai benefit per i nostri dipendenti, dal protocollo di Qualità Etica con i nostri fornitori alla scelta di materiali più sostenibili per i nostri prodotti.

Operazione Dream Fruits: come sta procedendo? Avete altre partnership in vista?

L’operazione si è conclusa lo scorso novembre. Ad oggi siamo concentrati su questo importante progetto di sinergia che ci vede condividere un percorso comune con Dream Fruits, realtà toscana di frutta secca ed essiccata con più di 20 anni di esperienza. In questi primi mesi di partnership stiamo portando avanti l’integrazione e la condivisione del know-how del comparto Qualità, dei temi legati alla supply chain e dei valori racchiusi nel protocollo di Qualità Etica.

 

Passiamo al biologico: ci aggiorna su Econoce?

Econoce è il nostro brand dedicato al canale specializzato in Italia e in Europa, in crescita costante sia nel nostro Paese che all’estero, soprattutto in Belgio, Olanda e Spagna.
Si tratta di un marchio particolarmente apprezzato per la grande qualità delle materie prime e l’ampiezza di assortimento, con prestazioni pensate proprio per soddisfare le esigenze di chi compra prodotti biologici. Il 2021 è stato un anno di grande sviluppo soprattutto per il mercato italiano: la priorità per questo 2022 è consolidare la crescita in Italia e potenziare i mercati esteri.

Innovazione di prodotto: su cosa state lavorando?

La novità più importante per il marchio Econoce è la linea di creme 100% frutta secca, che nascono da un’accurata selezione delle materie prime e delle loro zone di provenienza, per offrire al consumatore un prodotto premium, di altissima qualità. Tutte le nostre creme sono totalmente prive di zucchero, sale, oli, dolcificanti, aromi o altri additivi.
Un altro aspetto innovativo di queste creme è il loro formato da 300 grammi, novità assoluta all’interno del canale specializzato che risponde proprio alle esigenze dei clienti dei negozi bio che consumano quantità elevate di frutta secca in tutte le sue forme. Un formato, quello da “heavy user” che sta ricevendo grande apprezzamento.

Nei supermercati o nei negozi specializzati? Pro e contro

È fondamentale per noi collaborare con clienti e fornitori che condividano i nostri valori. Grande distribuzione e negozi specializzati biologici hanno peculiarità specifiche e interessanti: lavoriamo con entrambi i canali in modo costruttivo e con risultati pienamente soddisfacenti, utilizzando brand dedicati per differenziare offerta e posizionamento.

Come vede il settore della frutta secca in questo periodo? Quali tendenze le sembrano più interessanti?

Quello della frutta secca ed essiccata è un settore molto vivo, in crescita costante anche in un periodo particolare come quello appena vissuto.
Si tratta di un mercato che nel 2021 vale oltre un miliardo (fonte IRI: Tot. Italia + Discount, aggiornamento dicembre 21), in progressione del +4,0% rispetto all’anno precedente, e oltre 97mila tonnellate a volume (+5,6% sul 2020).

La maggiore permanenza in casa e l’incremento dello smart working hanno trasferito all’interno delle abitazioni la maggior parte delle occasioni di consumo che prima avvenivano all’esterno, con conseguente preferenza da parte dei consumatori verso formati più ampi, che offrono diverse possibilità di utilizzo all’interno delle proprie mura domestiche (snack, aperitivo, cucina, ecc.).

Proprio intercettando questa esigenza dei consumatori, nel 2021 abbiamo lanciato – ottenendo subito grandi risultati – il brand La Dispensa Preziosa: 11 referenze super premium di frutta secca ed essiccata pensate appositamente per un consumo casalingo. Consumo casalingo che in questi anni ha accelerato la crescita di tutti quei prodotti più vicini al “mondo cucina”: dalle creme 100%, ideali per la colazione e gli spuntini, alle farine di frutta secca, le granelle e gli affettati, particolarmente utilizzati per ricette dolci e salate.

La frutta secca è diventata ormai parte della quotidianità degli italiani e lo sarà sempre di più nei prossimi anni: nostro compito è quello di individuare sempre nuove modalità di consumo e formati che rispondano alle esigenze di chi è in cerca di prodotti innovativi e di qualità.

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