Il sodalizio tra le mele Marlene e il meraviglioso paesaggio alpino all'interno del quale si svolge la fortunata fiction di Rai Uno “Un passo dal cielo” si rinnova ancora una volta. La prima puntata della sesta stagione è andata in onda giovedì 1 aprile e in questa nuova serie le mele del Consorzio Vog faranno la loro comparsa in cinque scene, a partire da un'attività di product placement di grande impatto emozionale.
Tra le novità di quest'anno, un'integrazione al titolo della fiction: I Guardiani. La scelta intende sottolineare con forza ancora maggiore il legame dei personaggi con la natura ed il territorio, della quale sono appunto custodi e guardiani. Le Dolomiti venete fanno da sfondo ai gialli che in ogni puntata vengono risolti dai protagonisti amatissimi dal grande pubblico.
La visita in un meleto
Durante la serie di quest'anno gli spettatori verranno trasportati anche all'interno di un meleto – che nella realtà si trova a Velturno in Valle Isarco, vicino a Bressanone – dove un contadino Marlene regalerà una mela alla figlia di Vincenzo, protagonista della puntata, regalandole un momento di felicità immersa nella natura.
“La fiction ha una media di 4.3 milioni di telespettatori – spiega Hannes Tauber, responsabile marketing del Consorzio Vog – La possibilità di condurli nel cuore della produzione delle nostre mele, facendo assaporare e vivere le emozioni che questo meraviglioso contesto alpino sa regalare, è uno dei motivi della nostra rinnovata presenza nella fiction”.
“C'è anche un legame con l'arte, centrale quest'anno nella comunicazione di Marlene per il suo 25° anniversario – continua Tauber – la piccola bimba, infatti, verrà portata nel meleto dal suo papà dopo aver disegnato un colorato albero di mele che infonde grande felicità”.
La fiction e i valori del Consorzio
Le scene della fiction nelle quali saranno presenti le mele Marlene sono legate anche a contesti lifestyle, al piacere di gustare la mela e di tenersi in forma. “Sono tre concetti chiave delle nostre mele che da sempre ci accompagnano – conclude Hannes Tauber – e che ben interpretano i valori che vogliamo trasmettere ai nostri affezionati consumatori”.