15 giugno 2016

Marrone del Mugello IGP, nuovo disciplinare

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Importante appuntamento oggi per il marrone del Mugello Igp. Questo prodotto tipico toscano compie infatti venti anni (la registrazione avvenne il 1° luglio 1996) e, per l’occasione, il disciplinare si rinnova per ripetere i risultati positivi raggiunti finora. Il Consorzio di tutela del marrone del Mugello Igp ha messo infatti a punto una proposta di modifica del disciplinare che ne definisce i requisiti produttivi e commerciali, chiamando al confronto tutti gli operatori del settore in una riunione che si svolgerà oggi pomeriggio a Borgo San Lorenzo, presso l’Unione montana del Mugello.

Si tratta di un appuntamento particolarmente importante perché dall’incontro, al quale parteciperanno anche funzionari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, uscirà la proposta da inviare alla Commissione Europea a cui spetta l’approvazione finale. “La Regione – sottolinea Marco Remaschi, assessore regionale all’agricoltura – è fortemente impegnata a sostenere il settore della castanicoltura che ha attraversato di recente momenti difficili, sia per stagioni produttive avverse sia per la lotta al cinipide del castagno, affrontata con metodi biologici e ottimi risultati. L’economia del castagno – aggiunge Remaschi – è un elemento fondamentale per l’area del Mugello, che oltre al marrone ha anche la farina a marchio Igp, e per tutto l’arco appenninico toscano, al quale appartengono anche altre quattro produzioni certificate Dop e Igp. Inoltre, e non per ultimo, la resistenza di attività economiche montane permette la vitalità di queste aree e ne contrasta lo spopolamento”. Il 30 giugno scade l’iscrizione obbligatoria al Consorzio di tutela del Marrone del Mugello Igp da parte dei produttori, che erano 130 nel 2015. Dopo un 2014 senza prodotto, il 2015 ha visto 900 quintali di prodotto certificati Igp, un forte segnale di ripresa se si considera che nel 2010 furono certificati 1200 quintali di prodotto.

Il marrone del Mugello viene prodotto da castagni appartenenti ad una serie di ecotipi locali tutti riconducibili alla varietà Marrone Fiorentino. I castagneti, quantificabili in 3.322 ettari, sono ubicati nella fascia altimetrica che va dai 300 ai 900 metri sul livello del mare con densità massime di 120-160 piante ad ettaro. Il marrone del Mugello fresco in guscio è caratterizzato da una pezzatura medio-grossa, forma prevalentemente ellissoidale, apice poco pronunciato con presenza di tomento, di norma una faccia laterale tendenzialmente piatta e l'altra marcatamente convessa.

 

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