10 marzo 2016

Marrone di Serino, si avvicina l’IGP

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Per il Marrone di Serino si avvicinano i tempi per il riconoscimento dell’IGP. Lunedì prossimo alle 17, presso la biblioteca comunale di Serino (AV), è infatti in programma la riunione di pubblico accertamento, così come previsto dal decreto Mipaaf del 14/10/2013.

Ad essere interessati sono i territori comunali di Serino, Solofra, Montoro, San Michele di Serino, Santa Lucia di Serino, Santo Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Chiusano San Domenico, Cesinali, Aiello del Sabato, Contrada e Forino ricadenti nella provincia di Avellino, oltre ai comuni di Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, San Cipriano Picentino, Castiglione del Genovesi e Calvanico appartenenti alla provincia di Salerno.

La programmazione della fase conclusiva per l’ottenimento del riconoscimento IGP per il Marrone di Serino è stata resa possibile grazie all’impegno e alla disponibilità di tantissime persone che fanno parte della filiera castanicola e di tanti che hanno aderito a questo progetto, tra cui ristoratori, parchi agrituristici, associazioni no profit e di categoria, semplici agricoltori e castanicoltori. L’appuntamento per tutti i soggetti interessati è quindi per lunedì prossimo. Nell’occasione saranno presenti, oltre a funzionari del Mipaaf e della Regione Campania, i sindaci di tutti i Comuni interessati. Sono stati invitati anche i presidenti della Provincia di Salerno dr. Canfora e di Avellino dr. Gambacorta.

Abele De Luca, presidente del comitato promotore dell’IGP per il Marrone di Serino, ha dichiarato che l’importante appuntamento di lunedì non deve essere letto come una sorta di atto finale, bensì come l’inizio di una fertile collaborazione tra comuni. Lo stesso De Luca ha poi commentato: “L’obiettivo raggiunto è palesemente legittimato dal fatto che il Marrone di Serino presenta caratteristiche particolari, talvolta uniche: facilità nella pelatura e particolari proprietà calorimetriche tali da essere trattato, dalle industrie di trasformazione, con estrema facilità anche a temperature elevate, soprattutto per la sterilizzazione, senza alterare le qualità del frutto. Pezzatura grossa, assenza di settatura del frutto, ottime qualità organolettiche e dolcezza di sapore lo rendono molto favorito dal punto di vista commerciale, con particolare riguardo per la vendita di caldarroste e la produzione di marron glacé. Tutte queste qualità sono state raggiunte dopo secoli di buona pratica agronomica associata ad un amore genuino che solo nelle nostre fertili terre è possibile ancora riscontrare”.

 

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