L'universo discount è probabilmente in questo momento il canale della distribuzione moderna che più di altri sta vivendo un periodo di grande trasformazione e fermento. Il recente arrivo di big internazionali come Aldi e Leader Price ne è un esempio, ma in generale lo è anche una sorta di “cambio pelle” in atto in realtà già da un po' di anni.
I requisiti e le caratteristiche che rendono possibile identificare le insegne in un concetto di canalizzazione sono completamente venute a mancare. Se pensiamo alle prime tre insegne che costituiscono oltre il 60% del mercato discount in termini di quote, hanno avuto una evoluzione completamente differente.
Ne abbiamo parlato con Massimo Lucentini, direttore generale di Todis, insegna dell'universo Conad di proprietà della Iges srl il cui capitale è rappresentato al 100% da PAC2000A Conad e con circa 250 punti vendita dislocati tra centro e sud Italia.
Così come i tre leader italiani del comparto evocati da Lucentini, vale a dire Eurospin, MD e Lidl, stanno percorrendo strade completamente differenti rispetto al passato, tanto che in almeno due di questi tre casi si stenta ormai a considerarli dei discount nel senso più classico del termine, anche Todis, all'interno del suo piano di riqualificazione delle rete e di nuovo sviluppo sta certamente cambiando pelle.
Nel 2014, con il lancio del nuovo format, abbiamo iniziato un processo di razionalizzazione dei punti vendita poco performanti, di riposizionamento e ampliamento, nonché di cambio di immagine, di design e di layout di tutta la rete. Ovviamente mentre pensavamo a migliorare il “contenitore”, abbiamo anche trovato una nostra identità in un canale della Gdo dove oggi sembra davvero difficile parlare di canale.
Anche per l'insegna guidata da Lucentini, l'attenzione a fresco e freschissimo, a partire dall'ortofrutta, è ormai una delle linee guida ritenuta imprescindibile ed è, sentendo i risultati raggiunti, un'arma vincente all'interno di un settore sempre più affollato e competitivo. «La crescita dello scorso anno è stata notevole, quasi 8% a parità di rete. Quest'anno il saggio è un po' inferiore (quasi 5%), ma sempre due volte e mezza il mercato».
Trovo che l'evoluzione di Todis, per cultura imprenditoriale e per caratteristiche di posizionamento, non poteva che essere nel mondo dei freschi. Proveniamo dal mondo degli imprenditori cooperatori di Pac2000A Conad e nei freschi abbiamo una lunga tradizione. Abbiamo un 80% della rete nella prossimità assoluta e dobbiamo rispondere all'esigenza di una spesa quotidiana fatta di verdura e frutta fresca, di gastronomia e carne. Negli ultimi anni abbiamo capito che proporre un ottimo prodotto di sala, scelto da noi in qualità e venduto al prezzo giusto con le nostre marche, insieme ad un offerta nei freschi al pari di un supermercato tradizionale, costituiscono un fattore differenziale enorme.
Una strategia, quest'ultima, che volendo, come in effetti sta già accadendo, possono fare un po' tutti, ma che secondo Lucentini, nel caso di Todis, si inserisce in un contesto con peculiarità differenti dagli altri.
Non tutte le insegne hanno all'interno del punto di vendita un imprenditore, che conosce alla perfezione il suo micro-mercato ed il suo cliente. Questo per Todis costituisce un vantaggio competitivo non imitabile da nessuno dei nostri concorrenti e ci consente di dare ai freschi quel livello di eccellenza che il cliente cerca. Tutto questo ci consente oggi di essere una valida alternativa al discount, ma anche al supermercato.
Qui di seguito una galleria fotografica del punto vendita di Cerveteri, riaperto al pubblico giovedì 14 giugno.