09 febbraio 2014

Mela Val Venosta. Fondamentali i nuovi mercati

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Italia e Spagna rimangono paesi di riferimento, ma non bastano più. Ecco perché mercati come quelli del Nord Africa o del Medio Oriente, sebbene siano aree non stabili dal punto di visto politico, rappresentano sbocchi indispensabili e da monitorare con attenzione. A sostenerlo è Josef Wielander, direttore VI.P, l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta. Di ritorno dalla trasferta berlinese per Fruit Logistica, Wielander fa il punto della situazione della stagione appena passata e di quella in pieno svolgimento. «Rispetto al 2012, l’ultima raccolta ha avuto un incremento di circa il 20% arrivando ad un conferimento complessivo di 350.000 tonnellate. Il piano di decumulo sta procedendo con flusso regolare e proseguirà fino alla prossima raccolta, garantendo l’uscita dai nostri magazzini di tutto lo stock ed una copertura adeguata dei nostri clienti per tutto l’anno grazie all’ottima tenuta del nostro prodotto».

Sul tema del rinnovamento varietale, VI.P può contare su un ampio assortimento che vede tra le sue fila anche la presenza delle varietà club: a partire da Kanzi che ha come mercati principali Germania e Paesi Scandinavi – e  che comunque trova una buona nicchia anche in Italia e Spagna -, Envy, di origini neozelandesi, prodotta in collaborazione con VOG. E ancora Pinova, mela di origine tedesca, che vede in Italia il suo principale mercato.

Tra le novità anche Ambrosia che proprio quest’anno verrà messa a dimora. «Cultivar di mela nata in Canada da un incrocio naturale – continua Wielander – dalla caratteristica tonalità bicolore e dal buon tenore zuccherino”. A partire dal 2016 Ambrosia entrerà sul mercato in partnership con Rivoira, una delle principali realtà frutticole del Piemonte.

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