24 novembre 2014

Mela Val Venosta. Raccolta terminata +3%

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“La raccolta 2014 è giunta al termine con circa il 5% in meno sulla quantità preventivata ma con un aumento del 3% sul raccolto dello scorso anno. Possiamo quindi dire che le quantità, con ca. 361.000 tons, sono in linea con la media quinquennale”. In chiusura della nona edizione di Interpoma 2014, fiera di settore organizzata Fiera Bolzano che anche quest’anno ha visto tra gli espositori VI.P., l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta, il punto della situazione con il direttore Josef Wielander.

“La raccolta si è svolta con un clima mite e in assenza di piogge – continua Wielander – questo ha favorito l’immagazzinamento dei frutti in modo ideale, siamo quindi positivi per la tenuta e la conservazione ottimale dei frutti”. C’è quindi soddisfazione per i parametri complessivi: “dal punto di vista della colorazione, in particolare per le mele rosse, la tonalità è intensa e brillante grazie anche ai perfetti sbalzi termici tra il giorno e la notte, mentre grado zuccherino e acidità sono perfettamente in linea con gli alti standard qualitativi di VI.P. Anche la Golden si presenta con la tipica “faccetta rossa” della mela di montagna, grazie al clima favorevole”.

Sul fronte del mercato incide, invece, sia la crisi dei consumi che gli effetti dell’embargo russo, al quale poi si aggiunge la super produzione europea di mele di quest’anno: “i prezzi si sono abbassati; ci auguriamo che da febbraio la situazione si sblocchi e i prezzi ritornino sui livelli consueti, che permettano una remunerazione sufficiente per gli agricoltori”.

Per quanto riguarda il rinnovamento varietale, oltre alla novità Envy®, presentata insieme a VOG proprio durante la prima giornata di Interpoma, Wielander sottolinea come siano state messe a dimora in primavera anche la varietà Ambrosia®, cultivar di mela nata in Canada da un incrocio naturale. Tra le principali varietà club c’è poi anche la Kanzi®, dalla polpa compatta e dal perfetto equilibrio tra zuccheri e acidi. “I suoi mercati principali – conclude Wielander – sono la Germania e i Paesi Scandinavi, ma trova un crescente mercato anche in Italia e Spagna”.

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