03 ottobre 2022

Melagrane: buona partenza per quelle dell’Op Agricor

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La campagna melagrane di Op Agricor si presenta con frutti di ottima qualità e bel colore. La siccità estiva, in questo caso, è stata positiva: le melagrane calabresi a marchio Gallo, in vendita da due settimane – la campagna si è iniziata poco dopo il 20 settembre – si presentano con un succo abbondante e dolce.

“Pur avendo un prodotto di alta gamma, anche di ottimo aspetto, quest’anno – afferma il presidente della Op Natalino Gallo – abbiamo deciso, consapevoli del momento delicato che stanno attraversando il mercato e i consumatori – di tenere i prezzi a un livello uguale rispetto all’anno scorso, in accordo con i nostri partner della distribuzione. Un sacrificio, perché in buona sostanza, ci stiamo accollando l'intero aumento dei costi. Ci aiutano in questo le caratteristiche del prodotto, che complessivamente si presenta quest’anno con pochissimi scarti. Una fortuna. Certamente, non riusciremo a mantenere la stessa politica di prezzo per altri prodotti di prossimo raccolto, prodotti su cui pesano costi più elevati”.

I quantitativi di melagrane a marchio Gallo in commercio sono stati costanti in avvio di campagna e cresceranno nelle prossime settimane. Op Agricor conta su 100 ettari a melagrane per una produzione totale che in questa stagione si attesterà tra le 2mila e le 2.200 tonnellate. Con le varietà tardive la campagna continuerà sino alla fine di gennaio.

Ma un’altra campagna sta per incominciare. A metà ottobre si avvia la raccolta del frutto principale coltivato dalla Op: il clementino. La politica di Agricor è di non anticipare assolutamente il raccolto, permettendo ai frutti di raggiungere il grado di maturazione ottimale. Alcune varietà precoci, con caratteristiche che non esprimono una grande qualità, soprattutto sono poco succose, sono state escluse dalla produzione. Natalino Gallo ci tiene a sottolineare che sono state eliminate tassativamente dal paniere della Op le varietà super-precoci che non danno alcuna affidabilità sul piano qualitativo. Dunque, qualità innanzitutto, nella tradizione di un gruppo che negli ultimi anni ha saputo conquistarsi una posizione di riguardo sui banchi della Gdo nazionale.

Ma i problemi da affrontare non mancano per questo agrume tipicamente calabrese. “Avremo una produzione di clementine sotto la media – dichiara in proposito Natalino Gallo – di almeno il 20%, con costi alla produzione aumentati di circa 15 centesimi al kg per effetto dell’utilizzo dell'energia elettrica per l’irrigazione ai quali vanno aggiunti i rincari nelle fasi di lavorazione, a partire dagli imballaggi, e di trasporto. Il risultato è che non potremo assorbire questi costi da soli se non vogliamo lavorare in perdita. Dovremo condividere con i clienti il problema e faremo di tutto per riuscirci. I solidi rapporti costruiti nel tempo ci aiuteranno, mi auguro, a trovare un punto di equilibrio, in questa situazione generale difficile per tutti”.

Fonte: Op Agricor

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