14 maggio 2020

Mele, aggiornamento mercato Italia

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Le vendite di mele in aprile, così come a marzo, sono state particolarmente vivaci, influenzate da una domanda costante e sostenuta dovuta anche agli effetti del Covid-19 sugli acquisti, in modo particolare in Italia e in Europa. Le giacenze di mele da tavola al 1° maggio hanno così raggiunto la quota più bassa degli ultimi anni, a 352.380 tonnellate, il 23% inferiore alla media delle stagioni precedenti (ad esclusione del maggio 2018). Le vendite dell’ultimo mese sono state particolarmente forti, superando le 204mila tonnellate.

Il trend positivo si registra per tutte le varietà. Solo nel mese di aprile sono state vendute più di 87mila tonnellate di Golden Delicious, portando così le giacenze sui valori più bassi di sempre a 226mila tonnellate. Le vendite di Gala in aprile hanno fatto registrate un record (più di 14mila tonnellate decumulate) e hanno garantito una positiva conclusione della stagione. Gli stock di Red Delicious, del 36% inferiori allo stesso periodo dello scorso anno, sono a quota 26mila tonnellate, con vendite in aprile superiori alle 24mila tonnellate. Anche per la Granny Smith le vendite sono state particolarmente fluide e al 1° di maggio si registrano le giacenze più basse di sempre, di poco superiori alle 17mila tonnellate. Ottima la prestazione anche per la varietà Fuji, con stock che raggiungono appena le 20mila tonnellate. Per tutte le altre cultivar, tra cui in modo particolare le varietà club, i piani di decumulo procedono regolarmente così come definiti all’inizio della stagione commerciale, che per alcune di esse è già stata chiusa.

assomela

Il ritmo di vendita è certamente più sostenuto del solito, sebbene permanga qualche difficoltà nel rispondere alla domanda fortemente in aumento di prodotto confezionato (fino al 40% di incremento rispetto alla fase pre-Covid).
L’obiettivo primario dei Consorzi è oggi quello di mantenere un decumulo regolare per poter fornire il prodotto fino all’inizio della prossima stagione commerciale. In generale, ci si attende una conclusione della campagna per le mele rosse a luglio, e si continuerà regolarmente con le varietà rimanenti fino all’arrivo del nuovo raccolto.
L’export in Europa, dopo qualche iniziale intoppo, è ripreso regolarmente. Per le destinazioni extra-Ue i problemi di inizio emergenza sembrano rientrati, anche se la quantità di merce per le destinazioni più lontane è certamente diminuita dalla fine di febbraio.

Ci sono quindi prospettive molte buone per una continuazione della stagione commerciale senza ostacoli, sia in termini di quotazioni che di vendita.
Attualmente, la maggiore preoccupazione per i produttori rimane, come già accennato lo scorso mese, la disponibilità di lavoratori stagionali per le operazioni di dirado e di raccolta. Assomela, insieme a Aci, Fruitimprese e Cso Italy, all’inizio del mese ha inviato una lettera alla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova per richiedere in particolare il ripristino dei voucher o strumenti flessibili e pratici per l’assunzione di manodopera stagionale e la attivazione della cosiddetta “quarantena attiva” per i lavoratori provenienti da altri paesi attraverso i green corridors. Questo strumento potrebbe coniugare il rispetto della quarantena con il lavoro in campo. È necessaria una azione chiara ed in tempi rapidi per assicurare le migliori condizioni per il diradamento, strategico per la qualità delle mele, e per scongiurare, ancor più in questo momento di emergenza, il pericolo che una parte della produzione venga lasciata sugli alberi.

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