La stagione 2020/21 si annuncia come una stagione di tenuta, contraddistinta da un ulteriore calo a livello europeo, ma con un recupero sul fronte dei calibri, che ritornano a livelli normali, a differenza della stagione 2019/20 che verrà ricordata per l’importante calo dei volumi a livello sia europeo che italiano, ma soprattutto per l’eccezionale e anomala situazione di mercato che si è venuta a verificare con l’inizio dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia a livello mondiale.
“L’annata 2020-2021 si preannuncia all’insegna della positività, soprattutto per il nostro Consorzio, che quest’anno festeggia i suoi 75 anni. Questo importante traguardo sottolinea la nostra lunga esperienza, che si unisce alla voglia e alla capacità costante di innovare e rinnovarci – commenta Walter Pardatscher, direttore generale del Vog – Usciamo da una stagione emblematica da questo punto di vista: l’arrivo del Covid-19 ha richiesto immediate capacità di reazione per far fronte ai cambiamenti che si sono verificati, inizialmente dal punto di vista organizzativo e in seguito sul fronte dei consumi. Le nostre cooperative ed il consorzio sono state in grado di rispondere tempestivamente e in modo efficace: siamo riusciti a programmare bene la stagione cambiando in corsa, adattandoci a quello che sta succedendo. Questo ci dà molta fiducia”.
A livello europeo, secondo le stime diffuse da Prognosfruit, per il 2020 si stima un lievissimo calo intorno dell’1%, che fa seguito a quello consistente del 2019. “L’offerta, a livello europeo, dovrebbe essere anche quest’anno in linea con il potenziale di consumo, aspetto sicuramente positivo – continua Pardatscher – In Alto Adige le stime sono di un calo di circa il 7%, attestandosi su una produzione di circa 825 mila tonnellate, con una sostenuta crescita del biologico e un calo delle mele destinate all’industria”. Il Consorzio Vog prevede per le cooperative associate un raccolto di mele da tavola intorno alle 510 mila tonnellate, di poco inferiore rispetto a quello dello scorso anno con una contrazione del 3%, ovviamente molto lontano dall’annata record del 2016 nella quale si superarono le 600 mila tonnellate.
La raccolta 2020
Le prime mele ad essere raccolte anche quest’anno sono state le Gala, in anticipo rispetto al solito. Già durante la settimana di Ferragosto sono state commercializzate le prime pedane. La maturità e la colorazione si presentano buone, anche per merito del meteo registrato nel mese di luglio, contraddistinto da temperature ideali e con ottimo sbalzo termico tra il giorno e la notte. I calibri, rispetto al 2019, sono più grandi e in linea con la media di un anno normale, aspetto importante per mercati come l’Italia e la Spagna.
Scendendo nel dettaglio delle stime delle singole varietà, anche quest’anno il Consorzio registra un calo delle Golden Delicious. “Come previsto e in linea con la nostra linea strategica a livello varietale, le Golden quest’anno retrocederanno a 87.500 tonnellate, quindi circa il 14,5% in meno rispetto al 2019, che già aveva registrato un calo produttivo di questa varietà del 15% – continua il direttore di Vog – Le Gala, come anche negli ultimi anni sono la prima mela del nostro gruppo a livello di volumi e quest’anno registrano una produzione intorno alle 125mila tonnellate (+8%). In aumento anche Red e Granny, finora meno soggette rispetto all’anno scorso ai danni provocati dalla cimice asiatica”.
Per quanto riguarda le mele club, crescono Pink Lady e Kanzi, aumentano mele più nuove e sempre più apprezzate dal mercato come envy e yello, per merito dell’entrata in piena produzione degli impianti messi a dimora negli ultimi anni secondo la pianificazione varietale programmata dal Vog.
Infine qualche dettaglio del biologico: quest’anno con quasi 30 mila tonnellate il raccolto vede un’impennata del 40% rispetto al 2019. “Abbiamo in programma di arrivare a mille ettari complessivi entro il 2022 e stiamo procedendo in questa direzione, a conferma dell’interesse del Consorzio nei confronti della produzione biologica e biodinamica”, dichiara Walter Pardatscher. Il Consorzio Vog vede quindi con ottimismo la stagione appena iniziata. “Il mercato è libero da giacenze che avrebbero potuto sovrapporsi al nuovo raccolto di mele fresche quindi ci sono tutte le condizioni per lavorare senza intoppi in questa prima parte della stagione – conclude il direttore di Vog – Grazie ai nostri piani di programmazione varietale, siamo pronti a fornire ai nostri clienti e ai consumatori la mela giusta per ogni periodo dell’anno”.