21 agosto 2018

Mele VOG, previsione +17%. Dichgans: “Sarà un inizio di campagna molto attivo”

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Nonostante alcuni punti interrogativi riguardanti i calibri e la qualità complessiva, nonché il reale quantitativo di mele stimate in Polonia, leader europeo e che quest'anno, secondo i dati emersi da Prognosfruit (vedi qui), batterà ogni record, regna l'ottimismo in casa VOG, l'importante consorzio altoatesino, tra i principali attori del comparto a livello italiano ed europeo.

A Terlano stimano una produzione di mele da tavola di 550.000 tonnellate, del 17% superiore quindi rispetto alla super anomala e deficitaria campagna del 2017, ma comunque inferiore rispetto a quella del 2016 che invece aveva raggiunto le 600.000 tonnellate, a causa qui come nel resto dell'Alto Adige di una forte cascola e per il fatto che in vallata si segnalano impianti scarichi o in alternanza.

Gerhard Dichgans, direttore VOG (Foto ®myfruit scattata a Fruit Logistica 2018)

“Abbiamo spedito i primi camion subito dopo ferragosto, e mi attendo un inizio campagna molto attivo, grazie al fatto che entriamo in un mercato vuoto, senza carry-over di mele di vecchio raccolto e poca presenza di mele da oltreoceano” afferma il direttore del Consorzio Gerhard Dichgans.

“Le prime quotazioni rispecchiano i prezzi delle mele d‘importazione, ma è prematuro prevedere l’andamento dei prezzi nelle prossime settimane – continua il direttore -. Si dovrà attendere che le maggiori zone di produzioni siano entrate nel vivo del raccolto: sicuramente dobbiamo scordarci dei prezzi realizzati stagione scorsa, ma non mi attendo neanche un crollo dei prezzi ai livelli di tre e quattro anni fa. Infatti, i raccolti nei principali paesi della “vecchia” Europa, come Francia, Italia e Germania, saranno dal 5% al 6 % sotto la media del triennio 2014-2016 e lasciano prevedere un mercato nettamente più equilibrato. Resta l‘incognita dei mercati di esportazione nel bacino mediterraneo, che hanno svolto la funzione di valvola di sfogo dopo l’embargo russo. La cosa più importante, dunque, è recuperare i mercati che la stagione scorsa abbiamo dovuto lasciare in ombra e garantire ai nostri clienti la piena continuità di fornitura per programmare nuovamente una  stagione piena”.

A proposito di prezzi, secondo il direttore di VOG l'anomala e passata campagna, che ha visto il quantitativo di mele in netto anticipo con prezzi in media molto elevati, ha dato una lezione importante e da ricordare. “Nonostante i prezzi al consumo fossero elevatissimi in tutti i mercati europei, i consumi espressi in volumi hanno retto bene durante i mesi centrali della campagna. Questo mi lascia ben sperare anche per la nuova stagione: se i prezzi ritorneranno a livelli ‘normali’, i consumi potranno prendere il volo, se supportati da una qualità di prodotto ineccepibile.”

Per VOG il raccolto è iniziato la seconda settimana di agosto con le primissime Gala della vallata, mentre ora sarà la volta di quelle di collina e montagna. Buona la qualità e il contenuto zuccherino, con calibri che nonostante la siccità tornano comunque nella media rispetto alla scorsa campagna, negativa anche da questo punto di vista. Sul fronte varietale VOG stima un incremento del 9% per le Royal Gala, che diventa ancora più importante per Golden e Red Delicious che invece aumentano rispettivamente del +30% e +25%“. Stabili le previsioni per Granny e Fuji, recupera, invece, la Braeburn con un raccolto a metà strada tra le due annate precedenti.

Notizie positive invece sul fronte delle mele Club e di quelle biologiche, due filoni produttivi molto importanti per VOG: incremento per Pink Lady®, Kanzi® e JazzTM, grande passo in avanti per la “giovane” EnvyTM, grazie agli impianti messi a dimora negli anni precedenti. Le mele biologiche, con oltre 22.000 tonnellate, fanno segnare una crescita del 48% rispetto al 2017: qui le varietà di punta sono Gala, Braeburn, Pinova/Evelina® e Cripps Pink/Pink Lady®.

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