15 dicembre 2022

Mele: volumi sotto controllo, preoccupano le quotazioni

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Dopo il primo aggiornamento produttivo e la discussione sull’avvio della stagione commerciale avvenuta lo scorso novembre, i soci di Assomela hanno partecipato come di consueto al comitato marketing per analizzare gli ultimi dati aggiornati sulla produzione e i dati di vendita dell’ultimo mese.

Situazione decumoli e giacenze

I dati restituiscono un quadro sufficientemente gestibile, con un decumulo regolare e giacenze particolarmente basse per alcune varietà, su tutte la Golden Delicious e la Gala. Per la prima gli stock sono i più bassi di sempre (escluso il 2017), a 426mila tonnellate, mentre per la seconda le 127mila di giacenza con un decumulo da inizio campagna non lontano dalle 200mila rappresentano un ottimo risultato.

Destoccaggio secondo i piani previsti anche per le altre cultivar, comprese le varietà nuove, per le quali i dati di giacenza sono superiori in termini di valori assoluti vista la maggiore disponibilità di prodotto. Bisognerà aspettare la seconda parte della stagione per valutare meglio l’evoluzione nelle vendite di alcune varietà, ad esempio la Red Delicious, per la quale mercati come l’India – dove ancora oggi è presente merce neozelandese – si sono rivelati fondamentali negli ultimi anni.

Molto prodotto alla trasformazione

Quantitativi importanti di prodotto sono stati indirizzati alla trasformazione, dopo una estate particolarmente calda che non ne ha favorito una buona tenuta. Di conseguenza, come inizialmente previsto, la quota di merce destinata al mercato fresco è ad oggi decisamente inferiore alla media.

Mercati poco dinamici

Sono buoni gli scambi oltremare, anche se i costi risultano essere ancora piuttosto impattanti e il rafforzamento del dollaro sull’euro non aiuta, mentre il mercato italiano, soprattutto quello tradizionale, non risulta al momento particolarmente dinamico.

Preoccupano le quotazioni

Se i volumi appaiono sotto controllo, a preoccupare i professionisti del settore sono le quotazioni, che non si sono adeguate né all’aumento dei costi né all’inflazione e che quindi, se non verranno riviste già dalle prossime settimane, non potranno garantire un’equa remunerazione al produttore. Discorso questo valido ancor di più per le mele biologiche, tutt’altro che performanti in termini di prezzo fino a questo momento della stagione.

Come già spesso ribadito da Assomela in altri ambiti, anche diversi da quello puramente commerciale, la collaborazione tra tutti gli anelli della filiera rimane fondamentale per poter soddisfare tutte le componenti – retail, consumatori e produttori – e assicurare il mantenimento della filiera stessa.

Fonte: Assomela

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