Non solo mele, ma da qualche anno, anche altre eccellenze del mondo ortofrutticolo. A partire dalle ciliegie della Val di Non. C'è soddisfazione in casa Melinda quest'anno per una raccolta pari a 700 tonnellate conferite, che hanno consentito di sfiorare il record produttivo e per il fatturato: il risultato economico, infatti, è stato migliore rispetto al 2015, “sia grazie all’aumento della domanda che alla scarsità di ciliegie disponibili sul mercato nel corso della stagione” afferma l'azienda in una nota.
Quattro varietà prodotte da Melinda, le due principalmente coltivate sono Kordia e Regina che hanno impegnato i coltivatori del Consorzio a partire dalle prime settimane di luglio e per oltre un mese.
“Per quanto riguarda le caratteristiche di prodotto, la copertura pressoché totale delle coltivazioni con teli antipioggia e reti anti-insetti ha protetto i frutti durante tutta la stagione e ha permesso di raggiungere una qualità eccellente. La fase successiva alla raccolta è stata altrettanto importante: la nuova macchina selezionatrice, l’ultimo importante investimento del Consorzio Melinda, ha concesso di essere più efficienti sia nella fase di selezione – permettendo così ai soci del Consorzio di conferire le ciliegie scendi-albero – che in quella di confezionamento. Inoltre, la tecnologia hydro-cooling di cui dispone la nuova selezionatrice permette di aumentare in maniera importante la shelf-life delle ciliegie. Produttori, clienti e consumatori hanno così potuto apprezzare l’oggettiva qualità del servizio che valorizza ulteriormente l’offerta”.
Buoni risultati per le fragole. Per i piccoli frutti è tempo di raccolta.
Non solo ciliegie. La campagna delle fragole si è conclusa qualche settimana fa “con buoni risultati nonostante la quantità non sia risultata sufficiente a coprire le numerose richieste”. Per quanto riguarda i piccoli frutti, invece, la raccolta dei lamponi è partita in leggero ritardo rispetto alle scorse stagioni “mentre per more, ribes e mirtilli si sta procedendo proprio in queste settimane”. Sul fronte della qualità il riscontro è positivo: “qualità e proprietà organolettiche ottime grazie alla vocazionalità del territorio, alla tecnologia messa in campo e specialmente all’impegno, la passione e la professionalità dei frutticoltori del Consorzio”.