Dopo il debutto dello scorso anno, Melinda torna al Biofach, il salone leader mondiale degli alimenti biologici, che per la prima volta, a causa della pandemia, si svolge in formato completamente digitale, dal 17 al 19 febbraio. Una vetrina di massimo prestigio, che nelle edizioni precedenti ha attirato a Norimberga circa 50mila professionisti da ogni parte del mondo e che permetterà al Consorzio della Val di Non di presentare a una platea internazionale il proprio prodotto bio e le caratteristiche uniche che lo contraddistinguono, puntando ad affermarsi così come importante player anche in questo mercato.
Gli appuntamenti on line
“Sicuramente il passaggio da una fiera in presenza ad una digitale complica gli aspetti di relazione e ci dispiace molto non poter incontrare i nostri clienti di persona. Tuttavia, quello delle fiere digitali è un cambiamento che non spaventa affatto Melinda, che ha già partecipato a diversi eventi da remoto ed è certa di riuscire a gestire al meglio anche questo importante appuntamento – spiega Andrea Fedrizzi, direttore marketing del Consorzio – Cercheremo di sfruttare al meglio questo tipo di approccio tanto che per questa edizione speciale di Biofach è previsto anche un nostro intervento il 19 febbraio alle ore 9.00 dove presenteremo ai nostri clienti il nostro prodotto bio, in particolare il nostro metodo di conservazione unico al mondo nel cuore della montagna, le Celle Ipogee, e il nuovo packaging compostabile sviluppato in collaborazione con Novamont”.
Protagoniste del Biofach sono quindi le Melinda bio, coltivate in apposite “isole biologiche” chiamate biodistretti, ossia aree interamente riservate alla coltivazione bio, e prodotte secondo le linee guida del Disciplinare di Produzione per l’agricoltura biologica, seguito rigorosamente da tutti i frutticoltori bio del Consorzio. Anche la selezione e il confezionamento dei frutti avvengono in un centro di lavorazione dedicato, mantenendo quindi la totale integrità del prodotto. Durante la tre giorni internazionale, il Consorzio presenterà inoltre l’innovativo packaging della linea che, grazie alla recente partnership con Novamont, azienda italiana leader nel campo delle bioplastiche, è diventato ancora più green. Ora, infatti, è costituito da vassoio, bollino, etichette e film tutti totalmente compostabili, rendendo possibile la trasformazione di tutto l’imballo, dopo lo smaltimento, in fertile compost.
Una coltivazione sostenibile
Ma l’attenzione del Consorzio per l’ambiente inizia molto prima, dalle prime fasi della filiera. La coltivazione delle mele Melinda, infatti, avviene con metodi sostenibili e la loro conservazione è stata pensata per essere a più basso impatto possibile. L’azienda utilizza le Celle Ipogee, un progetto di ultimissima generazione, un vero e proprio frigorifero naturale realizzato dentro le Dolomiti. Si tratta dell’unico impianto al mondo di frigoconservazione della frutta in ambiente ipogeo che permette di risparmiare risorse idriche, elettriche e di ridurre le emissioni di CO2. Non solo. Tutta l’energia utilizzata dal Consorzio proviene da fonti rinnovabili e oltre il 15% viene autoprodotta tramite pannelli fotovoltaici. Lo stesso vale per il consumo idrico: l’azienda ha sostituito gli impianti di irrigazione a pioggia con sistemi a goccia, generando un risparmio pari al 30%.
Un bio unico quindi quello di Melinda che anche se in formato digitale saprà comunicare i propri valori aggiunti in una fiera di centrale importanza per questo mercato che è sempre più in espansione.