“Siamo qui tutti insieme per dire al mondo noi siamo l’Italia, siamo una squadra che lavora tutta assieme”. Ha aperto con un messaggio di unità il suo intervento a Berlino durante Fruit Logistica, Teresa Bellanova, ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
C’era molta attesa per il suo intervento, anche perché era da molto tempo un ministro del Mipaaf non si recava a Berlino alla manifestazione più importante del mondo dell’ortofrutta e dove l’Italia è anche il principale paese espositore. Un intervento, quello del ministro, durato più di 15 minuti, all'interno del quale ha toccato molti punti e che riportiamo nella sua interezza nel nostro video qui in basso.
Nei suoi riferimenti più attinenti al mondo ortofrutticolo, si è detta sostanzialmente d'accordo su tutti i temi sollevati dagli interventi di esponenti del settore ortofrutticolo che l'hanno preceduta e ha comunicato di aver convocato un Tavolo Ortofrutticolo per il prossimo 25 febbraio. Un tema, quest'ultimo, noto: non è, infatti, la prima volta che viene convocato, anche se sino ad ora non ha poi avuto più alcun seguito non portando, di fatto, a nessun risultato concreto e tangibile. Il ministro, questa volta, si è detta fiduciosa che da questo nuovo Tavolo, fissato dopo che il decreto sul settore ortofrutticolo è stato licenziato dalle Regioni nella conferenza Stato-Regioni, possano nascere nuovi gruppi di lavoro.
Sul fronte export, tema ovviamente molto caldo a Fruit Logistica – la Germania è il primo paese importatore di ortofrutta per l'Italia – e che fatica da due anni a questa parte avendo imboccato una strada pericolosa che sta portando all'aumento dell'import, il ministro ha ribadito il suo impegno per lavorare sull'abbattimento delle barriere presenti in alcuni paesi al momento preclusi al nostro export. “Non è un lavoro facile e rapido, ma non ci spaventa” ha affermato il ministro Bellanova ricordando l'impegno su dossier che potrebbero aprire l'export di alcuni prodotti importanti del settore ortofrutticolo verso paesi come Messico, Colombia, Vietnam e la Cina.
La Russia, infine, mercato ormai chiuso da agosto del 2014, vale a dire da quando è iniziato l'embargo da parte di Putin, è un tasto sempre dolente, considerando l'importanza che stava cominciando a rivestire per molte aziende di questo settore. Il ministro, nell'annunciare un suo prossimo viaggio a metà mese a Mosca per incontrare il suo omologo nel ruolo di ministro dell'agricoltura, ha affermato che di voler sondare se si siano spazi per cercare di aprire nuovamente un mercato molto importante per l'ortofrutta italiana.