Velocizzata l’attuazione di tutti i bandi previsti per la fornitura di alimenti; avviata la distribuzione di 50mila tonnellate dei sette prodotti già interessate dalle gare concluse; in arrivo i bandi per l’acquisto di formaggi e prosciutti dop relativi alla prima assegnazione di 50 milioni al Fondo emergenza alimentare, implementato di ulteriori 250milioni nel decreto Rilancio.
Parola d’ordine: fronteggiare l’emergenza alimentare determinata da coronavirus e l’aumento delle richieste di aiuto, soprattutto per i bambini; sostegno alle persone e alle filiere in difficoltà; azioni urgenti e di coordinamento per impedire lo spreco e la perdita di preziose materie prime. E’ quanto è emerso nella riunione in videoconferenza del Tavolo Indigenti ieri al Mipaaf a solo un mese di distanza dall’ultimo incontro, con l’obiettivo, rimarcato proprio dalla ministra Teresa Bellanova in apertura, “di fare squadra per il ritardo a una nuova normalità”, rafforzare gli interventi in atto per affrontare l’emergenza alimentare, istituire un gruppo di lavoro con enti caritativi e Agea per la gestione delle esigenze organizzative e logistiche e l’ascolto dei bisogni.
Aprendo il Tavolo, Bellanova ha voluto ringraziare “gli enti caritativi e le migliaia di volontari in tutta Italia che in queste settimane hanno dimostrato ancora una volta che il terzo settore del nostro Paese ha coraggio, forza, generosità” e insieme “organizzazioni agricole, industrie, mercati e grande distribuzione per le donazioni alimentari che in queste settimane ci sono state”.
La Filiera della vita, ha proseguito la Ministra, “non lascia indietro nessuno. In queste ore mi è capitato di vedere servizi giornalistici sull’aumento delle richieste di aiuto, soprattutto per i bambini. Su questo non c’è molto da dire, c’è da fare. Non possiamo lasciare bambini affamati”.
Quanto all’immediato futuro: “Abbiamo ottenuto – ha ricordato Bellanova, lo stanziamento di 250 milioni di euro in più per l’acquisto di derrate alimentari. dotazione importante da utilizzare partendo dal bisogno delle persone e per aiutare le nostre filiere in difficoltà impedendo sprechi alimentari. Un’esperienza importante da rivendicare e valorizzare, perché rappresenta un modello autorevole che dovrebbe essere replicato a livello europeo”.
“Per rafforzare la qualità di questo lavoro, ho chiesto ad Agea – ha proseguito Bellanova – di velocizzare l’attuazione di tutti i bandi previsti per la fornitura di alimenti. Rispetto a un mese fa abbiamo avviato la distribuzione di sette prodotti le cui gare sono state chiuse. Attualmente stiamo distribuendo prodotti per circa 50mila tonnellate. Quanto all’ attuazione del decreto da 50 milioni di euro a giorni saranno emanati i primi bandi per l’acquisto di formaggi dop e per i prosciutti dop. Due filiere dove la sofferenza è stata forte a causa della chiusura dell’Horeca”.
E proprio per valorizzare l’esperienza in atto, Bellanova ha proposto l’istituzione di un gruppo di lavoro “con enti caritativi e Agea” per incontri periodici di monitoraggio dell’emergenza. “L’aggiornamento costante è fondamentale per poter coinvolgere anche le altre parti del governo nelle risposte necessarie”. Il Tavolo tornerà dunque a riunirsi nuovamente entro un mese.
“L’esperienza che stiamo maturando per fronteggiare l’emergenza alimentare va assolutamente valorizzata, perché rappresenta un modello che secondo me dovrebbe essere replicato a livello europeo”.
“La Commissione – ha concluso Bellanova – ha presentato la tanto attesa strategia “Farm to fork” che fa parte del Green Deal. La stiamo studiando, ma da una prima lettura dico: serve più coraggio, più concretezza. Sugli sprechi alimentari dovremo essere noi a dare idee, modelli di intervento, priorità. E la legge 166, la legge Gadda, in questo ci mette in una posizione di vantaggio, come avanguardia. Il recupero delle eccedenze con destinazione al sostegno delle persone in difficoltà deve essere una priorità europea. L’economia circolare per me passa prima di tutto da qui. Invito questo Tavolo a un lavoro finalizzato anche in questa direzione: costruire proposte da portare in Commissione europea nell’ambito della Strategia del Green deal. L’Italia può fare scuola”.