S'impennano le spese e i camionisti del mercato di Fondi scelgono la lotta dura. Arrabbiati, ma pronti al dialogo. Da lunedì in agitazione con oltre 100 camion fermi, ma oggi, in un incontro alla Prefettura di Latina, hanno deciso di ritirare il blocco del mercato previsto per domenica. La mediazione del prefetto Maurizio Falco ha funzionato.
Rincaro gasolio, ad-blue, energia
I sindaci hanno spento le luci, gli imprenditori ortofrutticoli e i grossisti chiesto interventi al Governo mentre i camionisti di Fondi della Federazione Autotrasportatori Italiani (FAI) da lunedì scorso sono in agitazione al Mof, il mercato ortofrutticolo. I motivi? Quelli che condivide tutto il mondo della produzione. Vediamoli nel dettaglio per i camionisti: aumenti di gasolio, ad-blue, pneumatici, energia, autostradali. I rincari che soffrono tutti a livello nazionale. A Fondi poi si somma il problema della viabilità, tempi troppo lunghi per immettersi nella rete viaria nazionale.
Al presidio il sindaco Beniamino Maschietto
La protesta durante la settimana è stata molto visibile, ma pacifica, e ha attirato l'attenzione della politica. Al presidio dei camionisti si è recato il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, con i consiglieri Mariano Di Vito e Guido La Rocca, delegati ai rapporti con il Mof e all’agricoltura. Amministratori locali che conoscono bene i problemi del mondo ortofrutticolo e del mercato. Incontro fruttuoso perché ha permesso di aprire le porte in prefettura e si è fatto sapere anche al presidente della Regione Nicola Zingaretti.
Oggi incontro in prefettura, la sintesi di Forcina
La mobilitazione ha portato gli operatori, la vertenza vede insieme e unita tutta la filiera ortofrutticola, all'incontro con il prefetto Maurizio Falco. Sulle tematiche locali è andata bene, come sintetizza a myfruit.it Gianpaolo Forcina, vice presidente di Asso Mercati e Asso Grossisti: “Se entro oggi non si ricevevano le risposte da domenica i camionisti sarebbero scesi in sciopero con il blocco degli accessi al mercato”. Un'azione con forti conseguenze economiche. Ma, almeno a livello locale, è andata bene: “Il prefetto ha recepito le istanze e sottolineato l'importanza di un piano di sviluppo sulla viabilità per il mercato più importante d'Italia e secondo in Europa”. In concreto? “Potenziare i servizi e la logistica e arrivare con più facilità in autostrada. Oggi ci vuole più di un'ora, tempo sprecato”. Serve una bretella di collegamento.
Attenzione allo sciopero nazionale
I camionisti guidati da Vincenzo Marzocchi sono disposti a non interrompere il servizio, ma se scatta la protesta nazionale sono guai per tutti. E non solo a Fondi. Un eventuale blocco del Mof è strategico per la sua collocazione che lo rende un’importantissima piattaforma logistica tra il nord e il sud Europa. Un mercato, conta 12o aziende grossiste, vocato all'export. “Noi come operatori del centro agroalimentare siamo con loro perché difendiamo la stessa realtà e intendiamo migliorare i servizi legati alla nostra quotidianità professionale”. Parole di Forcina che sottolinea: “La nostra realtà è unica, siamo vicini alla zona di produzione, gli unici in Italia ed è necessario valorizzare questo vantaggio”. A disposizione anche i fondi del Pnnr. Tutti da usare.
Riprende l'export
E' necessario risolvere i problemi sollevati dai camionisti perché finalmente è ripartito in questi giorni l'export. “Sono arrivate le richieste, si sta riprendendo anche il settore Horeca – spiega Forcina -. In questo momento tra i diversi prodotti diretti all'esportazione soprattutto verso i Paesi dell'Europa orientale ci sono i ravanelli, ma il daikon. Un prodotto molto richiesto al di fuori dei nostri confini nazionali”. La verdura di Fondi viaggia in tutta Europa.