Tutelare il proprio patrimonio culturale con un particolare riferimento alle attività agroalimentari, espressione peculiare di un territorio: in questo caso fagiolo Igp, carne di pecora affumicata e pendolon, per esempio. E’ questo l’obbiettivo del Comune di Lamon che, con l’approvazione del regolamento, giustamente, precisa come questo marchio non attesti la qualità, quanto l’origine e il legame di un prodotto con il proprio territorio, una sorta di carta d’identità, “un'attestazione che lega in maniera anagrafica una produzione al luogo storico di origine, che trova fondamento nel rapporto stretto con il territorio di cui costituisce una caratterizzazione specifica, suscettibile di esprimere importanti ricadute sullo sviluppo e sulla sua promozione”.
La speranza è, ovviamente, quella di dare un ulteriore aiuto e slancio all’economia locale, cercando di incentivare ancora di più una voce importante come quella del turismo alimentare legato all’altipiano. Insieme al nuovo regolamento comunale è stato istituito anche un registro di tutti i prodotti tipici agroalimentari.
Fonte: Corriere delle Alpi