Il Natale 2013 degli italiani sarà in linea generale all’insegna dell’austerity, ma non si rinuncerà all’appagamento della buona tavola, dove la frutta secca, come da tradizione, giocherà un ruolo fondamentale. A dirlo sono diversi studi compiuti in questi giorni dalle associazioni di categoria. Federalberghi conferma infatti che l’80% della popolazione, pari a 48 milioni di persone, non si muoverà da casa, e per ben 32 milioni di persone questo mancato spostamento sarà dovuto a motivi economici. Solo 12 milioni di italiani, dall’altra parte, sfrutteranno le feste di fine anno per concedersi un periodo di vacanza. Stante tale situazione, non si rinuncerà comunque ai piaceri della buona tavola. “Ciò che si elimina dalla tavola imbandita – ha spiegato Gian Paolo Angelotti, presidente di Fiesa Confesercenti (la federazione della Confesercenti del settore alimentare) – è l’idea di spreco in tempo di crisi. Gli italiani hanno voglia di festeggiare il Natale con le ricette e i piatti tipici della tradizione, anche se con qualche rivisitazione in chiave più moderna”. Spazio quindi ad antipasti a base di pesce o carne, all’arrosto ripieno, allo strudel di maiale, ma anche alla rollata di tacchino farcita di castagne e ai tortellini al brodo di cappone, all’insegna delle specialità regionali. La frutta secca vedrà il suo trionfo soprattutto al momento dei dolci, tra panettoni, torroni e altre specialità della tradizione pasticcera italiana.
23 dicembre 2013
Natale 2013 tra crisi e tradizione
42