21 dicembre 2020

Natale: dal Car di Roma la “Borsa della spesa” delle festività

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Mantenere intatte le tradizioni culinari natalizie spendendo poco più di 10 euro a persona? È un'impresa più che possibile, secondo i dati e le valutazioni raccolte dal Centro agroalimentare Roma (Car) che, in vista di un Natale che sarà per forza di cose diverso dal solito, ha voluto realizzare una “borsa della spesa” ad hoc per aiutare i cittadini nella scelta dei prodotti, salvaguardando il portafoglio ma senza rinunciare alle tradizioni più radicate.

A farla da padrone sarà il prodotto italiano: per quanto riguarda la frutta, in particolare clementine e arance, per le quali ci si può orientare verso quelle di piccolo calibro, che sono molto succose e di ottimo gusto, ma che si trovano a prezzi più bassi rispetto a quelle di pezzatura medio grande, poiché generalmente il settore di maggior consumo è quello dei bar e delle mense. A queste si possono poi aggiungere anche fichi e frutta secca nazionale per tutti i gusti.

Passando agli ortaggi, il primo posto lo guadagnano i carciofi a varietà tema, violetto o romanesco. Questi ultimi, provenienti dalla Sardegna, sono i primi della stagione. La disponibilità è assicurata, non perché la produzione sia particolarmente abbondante, ma in quanto trattasi di ortaggio spesso a quasi esclusivo appannaggio della ristorazione. Il costo rispetta l'andamento di mercato, fatta eccezione per annate particolari, come il 2019, con picchi di produzione dovuti alla congiuntura climatica del tutto anomala. Anche le insalate, però, possono essere tra le protagoniste delle tavole romane: lattughe tutte, le indivie, la riccia, la scarola che viene consumata sia cotta che cruda. Solitamente presenti anche nei menù dei ristoranti si rinviene un surplus di prodotto e quindi il prezzo risulta conveniente. Anche il broccolo romanesco, però, si può acquistare a prezzi contenuti.

“Abbiamo voluto – commenta Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car – dare questi semplici consigli ai consumatori per lanciare un messaggio di incoraggiamento. Quest'anno vivremo un Natale particolare, spesso lontano dagli affetti più cari, ma non per questo dobbiamo rinunciare a ciò che rende speciali i pranzi e le cene delle festività”.

“Abbiamo stimato – aggiunge Pallottini – che un “romano” con circa 50 euro possa soddisfare appetito e tradizione per 4 persone, portando in tavola dall'antipasto alla frutta, sia per il cenone della Vigilia che per il pranzo di Natale. Questo, anche perché quest'anno i prezzi sono maggiormente contenuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e la chiusura parziale dei ristoranti, lo stallo negli acquisti da parte del canale Horeca e il tempo sino ad ora piuttosto mite per cui si registra maggiore produzione, fanno sì che vi sia disponibilità e varietà”.

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