Al Car di Roma gli operatori ortofrutticoli lavorano da tempo in diurna e funziona. A Firenze era già stata fissata la data del cambio orario a inizio 2023, ma in zona cesarini qualcuno ha tirato il freno a mano. E' un percorso tortuoso quello della modifica dei tempi di lavoro nei centri agroalimentari all'ingrosso. Sembra arrivata la svolta. Almeno a leggere un comunicato stampa congiunto tra Italmercati e Fedagro, enti gestori e grossisti uniti nella lotta per spegnere le luci del lavoro notturno. Queste le parole significative: “Il presidente di Fedagro Valentino Di Pisa ha espresso soddisfazione per quest’incontro che vede per la prima volta Fedagro e Italmercati approfondire in maniera coesa una tematica così importante come quella dell’orario di mercato”. Quel “per la prima volta” sembra segnare un cambio di passo.
L'incontro a Verona
Non è la prima volta che i rappresentanti delle due associazioni si incontrano. Prima della riunione di oggi – organizzata da Italmercati, i protagonisti del confronto si erano visti per discutere sullo stesso tema a FoodyMilano. A Verona oltre i vertici dell'organizzazione dei grossisti hanno timbrato il cartellino i rappresentanti di “ben dieci mercati: Genova, Torino, Milano, Bergamo, Verona, Padova, Treviso, Udine, Parma, Bologna e Firenze“. Manca il Sud, ma solo a questa riunione.
La nota stampa è abbastanza chiara. “Dopo i saluti e gli onori di casa del presidente di Veronamercato, Marco Dallamano, enti gestori ed operatori hanno condiviso gli elementi fondanti di un cambiamento degli orari, verso il diurno, ribadendo la necessità di una scelta strategica che tenga conto del cambio generazionale e dell’opportunità di dotare i mercati di servizi aggiuntivi per gli acquirenti”. Insomma di giorno è possibile trovare più facilmente manodopera e allargare la platea degli acquirenti. Questa la convinzione.
Le parole di Paolo Merci per Italmercati
Paolo Merci, vicepresidente vicario di Italmercati, oltre a portare i saluti del presidente Massimo Pallottini ha sottolineato il clima di grande collaborazione tra gli enti gestori e Fedagro “su un tema che rimane cruciale per lo sviluppo futuro del settore dei mercati all’ingrosso e per nulla semplice, viste le numerose categorie economiche coinvolte e i diversi pareri tra gli operatori delle stesse al loro interno“. Va bene l'unità tra i vertici e sembra una condivisione della opzione orario diurno ma nel mondo dell'ingrosso ci sono anche i contrari.
Fedagro con Di Pisa sottolinea la visione comune
Il presidente di Fedagro Valentino Di Pisa ha espresso soddisfazione per quest’incontro che “vede per la prima volta Fedagro e Italmercati approfondire in maniera coesa una tematica così importante come quella dell’orario di Mercato. Tema che non può essere limitato ad un semplice cambio di lancette ma deve diventare parte di un progetto ben più ampio di modernizzazione, non solo delle strutture ma anche e soprattutto dei servizi. Un tema che necessita sicuramente il dialogo e la condivisione con tutti gli attori economici e istituzionali coinvolti”. C'è da fare emergere i benefici dati da nuovi servizi di vendita che permetterebbero di conquistare nuove fette di mercato.
Queste le intenzioni, poi ci si aggiorna “in una prossima riunione prevista a Roma alla presenza degli altri mercati (Centro Sud ed Isole) dove il Car adotta da oltre venti anni un orario diurno e può diventare punto di riferimento per il cambiamento. Nel processo di valutazione saranno coinvolti i vertici nazionali delle organizzazione della produzione, del dettaglio (negozi, ambulanti, Gdo), dei servizi e degli enti locali di riferimento dei mercati”.