07 luglio 2020

Nel post-Covid guarderemo a convenienza e salutismo

54

Come evolvono le dinamiche di acquisto e consumo per frutta e verdura nel contesto post-Covid e quali saranno i possibili scenari? Per rispondere ai quesiti, SgMarketing ha realizzato un’indagine quantitativa periodica di approfondimento su mille consumatori italiani. Nell’indagine – condotta in modalità Cawi (Computer assisted web interviewing) a maggio e da ripetere a settembre – sono stati realizzati alcuni focus specifici su mele, agrumi, pesche e nettarine, kiwi, uva da tavola, frutta e insalate IV gamma, insalate intere, pomodori, peperoni, succhi/estratti freschi di frutta.

Vince la richiesta di convenienza

Analizzanbdo le risposte raccolte a maggio, emerge la crescente domanda di #convenienza espressa dai consumatori, per via del difficile contesto economico: in funzione dello specifico prodotto, una quota di acquirenti variabile tra la metà ed i tre quarti del totale dichiara la volontà, in prospettiva, di cambiare il modo di effettuare gli acquisti, a favore di soluzioni e tipologie meno costose.

Con alcune differenze: intanto, nelle categorie base e più penetrate, prevarrà il trading down, con spostamento su formati, varietà e canali distributivi più economici e un maggior ricorso alle promozioni, mentre nei prodotti a maggior valore aggiunto si registrerà una propensione alla riduzione dei volumi d’acquisto; nella restante parte dell’offerta ortofrutticola si assisterà a un approccio diversificato.

Ma i due driver di #rassicurazione più apprezzati dai consumatori di frutta e verdura continueranno a essere italianità (poco meno dei due terzi del campione) e localismo (oltre la metà). A seguire, poi, richiamati da un intervistato su quattro, faranno riferimento alla filiera controllata, al residuo zero e al biologico.

Il #salutismo si conferma fattore chiave di traino ai consumi di ortofrutta anche nel post-Covid; già durante l’emergenza sanitaria un quarto del campione ha aumentato i propri acquisti ortofrutticoli per motivi legati ai benefici salutistici e alla volontà di ridurre l’insorgenza di malattie.

L’elevato apprezzamento per la valenza healthy di frutta e verdura trova riscontro anche nel ranking dei contenuti di comunicazione per i quali sono richieste maggiori informazioni: indicazioni trasparenti ed esaustive su luoghi e modalità di produzione, ma anche evidenziazione chiara del profilo nutrizionale, dei benefici salutistici e delle capacità di prevenzione di malattie associate ai diversi prodotti.

Se, poi, in pieno lockdown il supermercato di prossimità si è affermato come canale preferenziale per l’acquisto di ortofrutta, con rilevante distacco sul fruttivendolo tradizionale, non va trascurata l’impetuosa crescita dell’e-commerce: a partire da marzo l’8% delle unità campionarie coinvolte nell’indagine ha acquistato online frutta e verdura, per ragioni di comodità, sicurezza, risparmio di tempo e velocità. E le prospettive sono all’insegna di un possibile consolidamento: poco meno di un intervistato su dieci ritiene, infatti, molto probabile l’acquisto futuro di prodotti ortofrutticoli in modalità e-commerce, con consegna a casa o ritiro presso il punto di vendita.

Potrebbe interessarti anche