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10 giugno 2024

Nemi, l'influencer delle fragole non le assaggia

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Francesca Giubelli è bella, bellissima. Incarnato olivastro, capelli mossi e nessuna traccia di quelle punturine o interventi estetici che riducono le donne a bambole di plastica tutte uguali. Francesca non è di plastica, Francesca non è. Lo riferisce tempi.it, che spiega come sia la prima influencer italiana creata con l’intelligenza artificiale (Ia) e certificata con la spunta blu di Meta.

L’estinzione degli influencer umani

Avremmo scommesso tutto sul fatto che se il girone degli influencer si fosse estinto, magari in circostanze meno tragiche della sorte dei dinosauri, non ci sarebbero affatto mancati questi profili photoshoppati di lati B e didascalie con aforismi di Oscar Wilde, Budda, Fabio Volo. Sono senz’altro profili finti, ma non del tutto finti.
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L’estinzione degli influencer umani non è un’ipotesi così remota perché con i potenti mezzi dell’intelligenza artificiale si può salvare capra e cavoli: avere un feticcio immagine senza i costi e le imprevedibili scocciature legate a un essere in carne e ossa. Oggi si può far davvero promuovere di tutto a scatola chiusa, e a porte chiuse. Non c’è bisogno di uscire di casa o dallo studio, basta un pc.

Francesca Giubelli e le fragole

In un recente post su Instagram Francesca Giubelli compare adornata con un cerchietto di frutta rossa: "Oggi sono a Nemi per la 91esima sagra delle fragole e mostra dei fiori, un evento che celebra non solo il sapore dolce delle fragole, ma anche la ricchezza delle tradizioni di questo incantevole borgo".
Non è una sottigliezza amletica correggere la didascalia: Francesca non è a Nemi, perché Francesca non è. A Nemi c’è la sagra delle fragole, questa è la versione grammaticalmente corretta di ciò che accade. E se l’influencer scelta fosse stata una delle glorie passate di Uomini e donne, di sicuro avrebbe avuto l’incombenza di esserci a Nemi.

Francesca Giubelli ha infinite potenzialità, ma non quella di assaggiare le fragole. Chi l’ha creata la racconta così: "Ventiquattro anni, romana, amante dei viaggi e del buon cibo, ha una pagina Instagram da oltre 10mila follower e un blog. Elementi che fanno parte di un percorso virtuale che, sfruttando le potenzialità dell’Ia, mira a promuovere il made in Italy". Nel generarla si è lavorato per codificare e realizzare l’identikit della donna perfetta mediterranea.

E non c’è dubbio che farà il suo mestiere egregiamente e con grandi vantaggi in termini di profitto, riduzione dei costi e dei tempi di realizzazione, eccetera. Non c’è da stracciarsi le vesti, dal momento che il marketing non campa di dialettica morale e filosofica.

Una sagra promossa da una bocca che non assaggia

"Resta solo lo stridore di quel paradosso sul sapore dolce delle fragole. Che un evento come una sagra sia promosso da una bocca che non assaggia è un’immagine emblematica di tante altre faccende con cui stiamo facendo i conti", conclude tempi.it.

Fonte: tempi.it 

 

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