08 maggio 2015

NewCo PER.A. Prima Assemblea costituente

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Ventidue aziende, per un totale di 1000 produttori che coltivano 7500 ettari tra Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Sono questi i numeri di NewCo PER.A. (PERicoltori Aggregati), la nuova e tanto attesa società nel settore della produzione, selezione e valorizzazione della pera per il consumo fresco, che aggrega 200.000 tonnellate di uno dei prodotti più amati in Italia, ma che certamente ha bisogno di nuova linfa.

La prima Assemblea costituente si è svolta mercoledì 6 maggio a Bologna. Tra le motivazioni della nascita della nuova società, che già Luca Granata, l’ex manager Melinda chiamato alla sua guida, aveva illustrato nei tanti incontri che si sono succeduti lo scorso mese, quella di voler creare un soggetto specializzato in questo settore, dimensionato in modo tale da poter dialogare con una platea di consumatori la più ampia possibile (in Italia, in Europa e nel mondo), e infine quella di voler perseguire la “Sostenibilità vera” (sociale, ambientale ed economica) nella coltivazione della pera, “una delle colonne portanti della frutticoltura nazionale”.

I prossimi passi saranno l‘individuazione di un marchio unico, la costituzione vera e propria della società davanti al notaio (fine maggio) e la definizione di tutti i dettagli operativi (nei frutteti, nei centri di condizionamento e sui Mercati), entro la metà di giugno. Aspetti, questi ultimi, che come sottolinea una nota della nuova realtà “possono essere dettagliatamente pianificati solo da oggi in poi, dopo che è stata definita la base sociale di partenza e sono quindi diventati disponibili i dati precisi in merito all’effettiva entità della produzione e degli asset messi a disposizione dalla compagine sociale iniziale, in termini di strutture, infrastrutture e Risorse Umane”.

Le porte sono aperte a nuovi soci, oltre ai 22 fondatori (Agrintesa, Alegra, Apo Conerpo, Apo Scaligera, Apol Industriale, ATI Frutticoltori, Az. Agr.la Flli Visentini, Diamantina, Fruit Modena Group, Frutteto, Iaffa, Italfrutta, La Buona Frutta, Naturitalia, Op Ferrara, Op Francescon, Opera, Orogel Fresco, Ortolani Cofri, PatFrut, POV, S. Adriano). Questo il concetto finale sottolineato con forza sempre nel comunicato – “un progetto inclusivo, e non esclusivo, generoso e di ampie vedute, nato per unire e non per dividere” -. Una sorta di messaggio nei confronti di coloro che per ora hanno deciso di non aderire (il 29 aprile con una nota congiunta Apofruit, Salvi, Mazzoni, Spreafico, Granfrutta Zani e Pempacorer avevano annunciato, almeno in questa prima fase, di non voler partecipare).

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