23 settembre 2022

Nocciola di Giffoni Igp: il delicato tema delle quotazioni

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Il prezzo giusto per la Nocciola di Giffoni Igp della campagna 2022? Circa 300 euro il quintale. Ad esserne convinto, e ad auspicare che si trovi un accordo in questo senso, è Luigi Toro, titolare assieme alla moglie Angelica dell’azienda di famiglia di Giffoni Valle Piana (Salerno), e già vincitore della speciale classifica del Gambero Rosso come “Migliore Nocciola Italiana 2021”.

Facendo il punto su come sta andando quest’anno, Toro spiega: “Proprio in questi giorni, stiamo ultimando la raccolta. Purtroppo, le cose in campagna sarebbero potute andare meglio. L’8 luglio scorso abbiamo infatti subito, nella nostra zona, una specie di tornado, che ha provocato molti danni. Anziché raccogliere 250 quintali, come ci aspettavamo, arriveremo quindi a circa 170 quintali. Pure a livello qualitativo, dobbiamo dimenticarci i calibri del 2021, che erano eccellenti; quest’anno, infatti, a causa dell’azione combinata tra alte temperature registrate durante l’estate e la consistente carica delle piante, abbiamo calibri più piccoli”.

Affrontando poi la questione prezzi, Toro continua: “Per il momento la situazione non è affatto chiara e si sente di tutto. C’è chi propone 240, chi 250, chi anche 270 euro il quintale. Io, che sono sia produttore sia trasformatore (Toro lavora infatti sia le sue nocciole, sia quantitativi di Giffoni Igp che acquista da produttori selezionati), credo che una quotazione onesta e giusta dovrebbe essere come minimo sui 300 euro il quintale in guscio. E questo – prosegue – lo dico per la sopravvivenza di tutto il nostro comparto. Se il prezzo fosse più basso, ci sarebbe il rischio, come sta già avvenendo, che ci sia chi trascura o abbandona i noccioleti”.

Più nello specifico, per quanto riguarda la sua azienda, Toro conclude: “Stiamo allargando la nostra rete di contatti commerciali un po’ in tutta Italia. Anche al Nord abbiamo diversi clienti, attraverso soprattutto il passaparola. Ci siamo infatti specializzati sulle forniture soprattutto ai privati, puntando tutto sulla qualità delle nostre nocciole. Una grande soddisfazione, se penso che abbiamo aperto il laboratorio nel 2019 e, con la questione della pandemia, siamo stati per oltre un anno e mezzo in grande difficoltà. Ora l’attività ha preso piede e abbiamo già lavoro fino alla prossima primavera. Dal inizio ottobre, tra l’altro, partiremo anche con la produzione delle nostre nocciole ricoperte al cioccolato, proposte in quattro diverse declinazioni”.

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