11 luglio 2019

Nocciola, l’ente fiera dell’Alta Langa conferma Flavio Borgna alla presidenza

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Sono state rinnovate nei giorni scorsi le cariche sociali, per il triennio 2019 – 2022, dell’assemblea dei soci dell’Ente Fiera della nocciola e dei prodotti tipici dell’alta Langa, costituito da Unione montana alta Langa, Comuni di Cravanzana e di Cortemilia, Ente turismo territoriale e consorzio “Prodotti tipici Langhe, Monferrato e Roero”.
Il nuovo comitato direttivo è composto dal confermato presidente, Flavio Borgna, dal direttore del consorzio turistico “Langhe, Monfer­rato, Roero”, Elisabetta Grasso, e dal sindaco di Cortemilia, Ro­berto Bodrito (entrambi confermati vicepresidenti), dal rappresentante dell’Unione montana, Simone Aguzzi, e dal sindaco di Cravanzana, Roberto Pace.
“Il lavoro di questi anni – si legge in una nota – con il supporto organizzativo e tecnico del Consorzio turistico e in collaborazione con l’Unione montana e i suoi sindaci, con il Gal, con l’Ente turismo, con l’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba e con l’Associazione commercianti albesi, ha fatto sì che la nocciola Piemonte Igp sia diventata, a tutti gli effetti, uno dei prodotti simbolo del territorio, con pari dignità rispetto al tuber magnatum Pico e ai grandi vini, contribuendo, in particolare, alla valorizzazione turistica delle col­­line dell’alta Langa”.
Siamo, soprattutto, molto orgogliosi di essere stati in prima linea nella difficile battaglia di difesa del nome “Langhe” – ha dichiarato il presidente Borgna – con il ricorso vinto al Tar del Lazio contro il Ministero delle politiche agricole, che ha visto insieme le istituzioni pubbliche, il Consorzio di tutela della nocciola Piemonte Igp e tutti i rappresentanti del mondo agricolo. Grazie a quel risultato è stata possibile la successiva richiesta per la modifica del disciplinare della nocciola Piemonte Igp, con il riconoscimento della menzione geografica “Langhe“. Non ap­pena vi sarà il via libera da Bruxel­les, le nocciole prodotte nell’area riconosciuta, costituita da circa cento Co­mu­ni, potranno riportare sull’etichetta il no­me della propria terra d’origine”.
In ragione di questo successo di fronte alla magistratura amministrativa, il nome “Langhe” non potrà più es­sere apposto sulle fascette delle piante di nocciola di tutto il mon­do in spregio a ogni politica di va­lorizzazione delle tipicità e di tu­tela di produttori e consumatori, ma identificherà un’area delimitata e riconosciuta, per cui po­trà essere usato solo da chi produrrà la nocciola in quel territorio.
“E’ un passo avanti straordinario che impegnerà l’Ente Fiera della nocciola in nuove e intense iniziative di valorizzazione e comunicazione – ha proseguito il Presi­dente. “Ora tutte le attività legate a questo prodotto, agricole, artigianali e commerciali delle colline di Langa, dove la Tonda gentile ha sempre dato il meglio di sé, potranno usare il nome “Lan­ghe” nella promozione e nella commercializzazione del prodotto corilicolo, valorizzando un “brand” che, nel mondo, è già sinonimo di qualità assoluta»”

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