Il 2022 della Nocciola Piemonte Igp sarà ricordato per la siccità in campagna e, dal punto di vista commerciale, per un accordo sul prezzo che stenta a essere trovato. A confermare questa situazione è, tra gli altri, Massimo Ferrero, titolare dell’azienda agricola Gala di Mango (Cuneo), specializzata nella produzione di nocciole, semilavorati, creme spalmabili e dolci.
“La raccolta quest’anno è stata scarsa – rileva Ferrero – a causa dei cambiamenti climatici in atto. Per mesi, infatti, non è mai piovuto, cosicchè la pianta di nocciola, per difendersi, ha fatto cadere molti dei suoi frutti prima dell’estate. In termini quantitativi, personalmente, ho realizzato 20 o 30 quintali in più dell’anno scorso, che già era stato difficile, ma appunto si tratta di quantitativi ben al di sotto di un’annata normale”.
Ferrero poi aggiunge: “In termini qualitativi invece siamo su buoni livelli. L’unico neo è rappresentato dalla pelabilità, che in annate di siccità è sempre più problematica e richieste maggiore lavorazione”.
Quanto ai costi di produzione, il titolare dell’azienda Gala spiega: “Abbiamo dovuto necessariamente ritoccare i listini. Comunque, risulta anche a me che non sia stato ancora trovato un accordo sul prezzo tra parte agricola e parte industriale, per cui il mercato continua a rimanere al momento piuttosto calmo. A livello commerciale, per quanto ci riguarda, continuiamo invece ad avere diversi contatti, sia in Italia sia all’estero. Oltre a Germania, Danimarca, Svizzera, Repubblica Ceca e Slovacchia, abbiamo ricevuto richieste recentemente anche da Inghilterra, Giappone e Stati Uniti. Peccato non avere più prodotto da vendere, perché sulla carta abbiamo già diversi ordini”.