Per la nocciola Piemonte Igp quest’anno la qualità è stata buona e le superfici coltivate continuano a essere in crescita. A tracciare un bilancio dell’annata 2017 è Coldiretti Piemonte, con la presidente Delia Revelli e il delegato confederale Bruno Rivarossa che spiegano: “In Piemonte, soprattutto nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, la superficie complessiva coltivata è di quasi 20 mila ettari, di cui 15 mila sono impianti attivi.
La produzione totale di nocciole è di 240 mila quintali, di cui 103 mila certificati Igp. Oltretutto, la corilicoltura si sta sviluppando anche nel torinese e nel nord Piemonte. La produzione è in crescita per la Nocciola Piemonte Igp – proseguono Delia Revelli e Bruno Rivarossa– e le previsioni confermano questo trend anche per i prossimi anni.
Sicuramente il riconoscimento Igp, ottenuto ormai 10 anni fa, ha fatto sì che questo prodotto sia identificato anche a livello internazionale tra le eccellenze del nostro territorio. Ora è terminata la raccolta, su cui hanno certamente influito la prolungata siccità e le gelate tardive della scorsa primavera, ma gli eventi atmosferici non hanno influito sulla qualità, che si conferma ottima. Inoltre, le nocciole rappresentano un’alternativa all’utilizzo dell’olio di palma; per questo siamo predisposti a trovare formule sperimentali e nuovi contratti di filiera per far fronte alle necessità dell’industria dolciaria, le cui richieste sono in aumento. L’obiettivo è quello di continuare – concludono Revelli e Rivarossa – a valorizzare il prodotto e a mettere in campo attività di promozione per far sì che questa eccellenza sia sempre più tutelata e conosciuta anche oltre i confini nazionali”.
A livello organolettico, la Nocciola Piemonte Igp ha delle proprietà che la contraddistingue in modo particolare: ad esempio, è indicata per la preparazione di pregiati cioccolatini, ma è anche utilizzata per la preparazione di primi e secondi piatti quali pasta ripiena, tagliatelle e arrosti.
