Date le premesse che ci sono state fino a primavera inoltrata, poteva andare senz’altro meglio la campagna 2022 per la Nocciola Piemonte Igp. Tuttavia, la stagione commerciale è appena iniziata e Isabella Ciattino, presidente del Consorzio Nocciola Piemonte Igp, rimane sostanzialmente ottimista, nonostante non nasconda quelle difficoltà che non riguardano solo il suo settore, ma l’economia in generale.
“A livello produttivo – esordisce Ciattino – quest’anno la situazione si presenta indubbiamente complessa. Uno dei problemi principali in termini agronomici è stato determinato dalla siccità dell’estate scorsa che, in alcune zone più che in altre, ha provocato un’intensa cascola dei frutti e, in ogni caso, ha prodotto calibri al di sotto della norma. Ovviamente, per essere più precisi, andrebbe esaminato caso per caso: i risultati della campagna 2022 sono stati infatti molto differenti da zona a zona, per una situazione a macchia di leopardo”.
Per quanto concerne l’aspetto commerciale, la presidente del Consorzio Nocciola Piemonte Igp rimane comunque ottimista. “L’aumento dei costi a livello globale – spiega – è senz’altro un problema anche per noi corilicoltori. Tuttavia, credo che proprio la qualità del nostro prodotto sia una carta decisiva per competere sui mercati interni ed esteri. In altri termini – continua Ciattino – non credo che il prodotto turco o di altre provenienze possa rappresentare una reale minaccia alla nostra produzione Igp. Si tratta infatti sostanzialmente di due prodotti diversi, che non possono essere messi a confronto. E chi cerca l’alta qualità, sceglie le nostre nocciole. Non credo quindi che dobbiamo preoccuparci troppo di nocciole vendute sottocosto o a prezzi comunque per noi insostenibili. Ovviamente – conclude Ciattino – come Consorzio continueremo ad avere come obiettivo primario la tutela del prodotto che rappresentiamo”.