05 giugno 2023

Nocciola Piemonte Igp: le previsioni tornano buone

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Già un anno fa si presagiva che il 2022 non sarebbe stato da ricordare per la nocciola. Così è stato: la siccità ha messo a dura prova tutti i campi, da nord a sud, e anche la Nocciola Piemonte Igp non ha fatto eccezione.

Completamente diversa è la situazione di quest’anno, nel quale, in terra di Piemonte, le sensazioni sono molto positive. A confermarlo è Marco Torrero, titolare dell’azienda Al Cuore delle Langhe di Cravanzana (Cuneo). Torrero, assieme ai suoi amici e colleghi Marco Sobrero dell’azienda agricola Ca ‘d Gavarin e Giorgio Rosso di Cascina Munot, ha dato vita a “Terra delle Nocciole“, una rete composta da queste tre aziende agricole che, oltre alla produzione, eseguono anche la trasformazione in semilavorati.

“L’inverno – spiega Torrero – è stato discreto, con il giusto freddo, e non ci sono state gelate. Poi le precipitazioni piovose sono arrivate e ad oggi, grandinate permettendo, la nuova stagione si annuncia molto buona“.

Intanto, sull’andamento negativo del 2022, Torrero non si è dato ancora tutte le spiegazioni. “L’ultima annata – prosegue – è stata molto pesante dal punto di vista agronomico, con una produzione assai scarsa senza che abbia capito bene il motivo. Alcuni appezzamenti, infatti, hanno prodotto infatti molto più di altri, e le risposte sulle cause che finora ho ricevuto dai tecnici sono state generiche. Non imputerei infatti tutto alla grande siccità. Sta di fatto che, per quanto mi riguarda, è stata una delle peggiori annate di sempre, con meno 60-70% di prodotto rispetto alla norma. La qualità di ciò che abbiamo raccolto, comunque, era buona”.

Strano è stato anche l’andamento dei prezzi. “Di solito – rileva Torrero – quando c’è poca disponibilità le nocciole valgono di più. Invece, durante tutta l’annata le quotazioni si sono attestate su livelli piuttosto scarsi, dai 6,5 ai 7 euro punto resa. Fortunatamente, come Terra delle Nocciole non siamo soggetti a queste dinamiche, perché riusciamo a trasformare la nostra produzione e ad avere una buona domanda di semilavorati, sia dall’Italia sia dall’estero. Allo stato attuale, abbiamo almeno un paio di clienti quasi in ogni Paese d’Europa e siamo presenti anche negli Stati Uniti”.

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