Mercoledì scorso ad Alba (CN) è stato sottoscritto un accordo quadro tra l’azienda Ferrero, Regione Piemonte e Ismea (istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) per un piano di sviluppo della corilicoltura piemontese. Tale iniziativa ha ricevuto il plauso di Coldiretti Piemonte, che tramite la presidente Delia Revelli commenta: “Il protocollo presentato richiama giustamente punti nevralgici per il settore, quali quello vivaistico, le fitopatie, i mancati redditi per i primi anni di impianto, la consulenza aziendale. Per i futuri sviluppi, a cui assicureremo il nostro apporto anche per una corretta realizzazione, ci conforta la sottoscrizione della più grande azienda dolciaria a livello mondiale e dello stesso Presidente Chiamparino”. Il Piemonte produce attualmente circa 170.000 quintali di nocciole e, con una quota del 13%, è la terza regione a livello quantitativo su scala nazionale. La superficie del 2014 investita a noccioleto in Piemonte è di 16.636 ettari. di cui circa 10.000 in piena produzione. Il direttore di regionale di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio ha aggiunto: “In questi ultimi anni, interessi economici convergenti tra la parte produttiva e quella agroindustriale, sostenuti anche dalla nostra Organizzazione, hanno favorito la diffusione della coltura su molte aree piemontesi collinari e di pianura. Nel solo 2014 sono stati messi a dimora oltre 1500 ettari di nuovi noccioleti che ovviamente entreranno in produzione tra 5 anni. Tutti questi dati in costante aumento sono sicuramente postivi. E' necessario però fare parallelamente una profonda riflessione circa una attenta programmazione del comparto, per mantenere il più possibile in equilibrio la domanda e l'offerta del prodotto al fine di garantire anche minore volatilità nel tempo alle condizioni economiche di fornitura per le imprese agricole e per l’industria”.
16 luglio 2015
Nocciole, accordo – quadro in Piemonte
54