La raccolta di nocciole in Piemonte sta volgendo al termine ma lo scenario, secondo quanto riferito a myfruit da Emanuele Canaparo, titolare dell’azienda Nocciole d’Elite di Cravanzana (Cuneo), 52 ettari a nocciole, è tutt’altro che positivo.
“Tra una pioggia e l’altra stiamo ancora raccogliendo, ma quest’anno è davvero grigia - esordisce - Raccoglieremo il 20% del nostro potenziale, ma di fatto quest’anno le nocciole non ci sono. Un’annata così da queste parti non la ricorda nessuno, a terra non ci sono frutti, solo foglie”.
“Non era mai successo”, ribadisce.
Perché non ci sono le nocciole?
Difficile secondo Canaparo trovare una sola causa: tra perdite fisiologiche, marciumi e andamento climatico imprevedibile i motivi possono essere numerosi.
“Arriviamo da anni di siccità, mentre quest’anno in primavera ha piovuto tanto, troppo - argomenta - In termini di rese, per le nocciole, assistiamo da qualche tempo a un trend negativo e quest’anno abbiamo toccato il fondo”.
“Credo che sia giunto il momento di mettere a punto ricerche mirate - prosegue - Occorre coinvolgere le università, gli enti di ricerca, le istituzioni. Per trovare una soluzione occorre prima conoscere il problema”.
Prezzi alti, ma...
I prezzi naturalmente seguono le dinamiche di mercato e, pertanto, a offerta bassa corrispondono quotazioni alte. “I prezzi sono aumentati del 40-50 per cento - conferma Canaparo - Ma di sicuro non si riuscirà a compensare le perdite produttive”.
Quanto alla qualità non ci sono problemi, più che altro si tratta di un aggravio di costi.
“Al consumatore finale le nocciole arriveranno anche quest'anno belle e sane - precisa - Il problema lo ha chi compra il prodotto in guscio, che quindi deve fare la cernita. Sebbene lo scarto non si paghi, la manodopera costa”.
“Quest’anno - conclude Emanuele Canaparo - dobbiamo rassegnarci. Siamo di fronte a una pessima annata”.