31 agosto 2021

Nocciole: c’è chi vede già la fine del raccolto

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In Piemonte, terra di nocciole per eccellenza, c’è anche chi sta già per terminare il proprio raccolto. E’ il caso di Massimiliano Villata, titolare dell’azienda Bric Bordone, che dà il nome anche ad un progetto avviato nel 2012, per coltivare anche varietà corilicole differenti dalla Trilobata, tra i territori di Villafranca d’Asti, Monale e Castellero.

“Abbiamo quasi terminato – spiega Villata – perché quest’anno la produzione non è stata abbondante e poi perché è opportuno non lasciare trascorrere troppo tempo tra la cascola e la raccolta. Bisogna evitare infatti che i frutti si inumidiscano. Inoltre, con i cambiamenti climatici in corso, i frutti hanno iniziato a cadere già alla metà di agosto. Consideriamo infatti che le nocciole cercano di riprodursi più volte di seguito. Da fine gennaio in avanti, compaiono gli organi femminili e si aprono quelli maschili emettendo il polline. Quest’ultimo, alle nostre latitudini, viene trasportato solo dal vento, non essendoci ancora insetti in movimento. Di conseguenza, la maturazione del frutto non avviene tutta nello stesso momento. Quelle concepite per prime, matureranno e cadranno a terra prima, mentre le ultime a distanza di qualche giorno. Generalmente, la caduta a terra del frutto maturo avviene da metà agosto in avanti. Fino ad oggi il clima è stato ottimale per la raccolta –spiega ancora Villata, che fa solo biologico- e non dovremmo avere avuto anche troppi problemi di cimiciato. La qualità, quindi, sembra buona, anche se ovviamente bisognerà aprire e lavorare le nocciole per vederlo effettivamente”.

Da Bric Bordone, quest’anno, probabilmente non mancheranno le novità. “Stiamo pensando all’inserimento di nuovi prodotti, magari in sostituzione a qualche cosa che abbiamo già lanciato, ma al momento siamo ancora in fase di test”.

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