Le recenti valutazioni sul prezzo delle nocciole piemontesi, fissate come da tradizione alla fiera di Castagnole Lanze (Asti), scontentano il mondo agricolo.
“Le prime quotazioni delle nocciole (300 euro il quintale, ndr) sminuiscono vergognosamente il grande lavoro dei corilicoltori cuneesi e il pregio delle nocciole del nostro territorio, coltivate secondo i migliori standard”, denuncia Coldiretti Cuneo.
“Siamo quasi al livello delle quotazioni delle nocciole turche – commenta Roberto Moncalvo, delegato confederale di Cuneo – come si può verificare da più siti web: un atto vergognoso e irresponsabile. Peccato che intorno a un signore col megafono che, durante una fiera pubblica, prova a giustificare l'ingiustificabile, ci sia una parte istituzionale che, forse involontariamente, avvalla speculazioni a danno delle imprese, delle famiglie, del lavoro e dell'intera economia del nostro territorio”.
“Stiamo parlando di un prodotto, ovvero la Nocciola Piemonte Igp e la Tonda gentile trilobata, che tutto il mondo identifica come un'eccellenza – aggiunge Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – che coinvolge 1.300 aziende cuneesi con 13mila ettari di superficie coltivata, di cui 11mila in piena produzione, per una produzione totale media di 140mila quintali”.