21 maggio 2020

Nocciole, Copagri chiede di rivedere il piano corilicolo nazionale

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All’indomani della riunione preliminare del Tavolo di settore frutta in guscio, sezione nocciolo, svoltasi ieri al Mipaaf alla presenza del Sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L’Abbate, Copagri chiede di rivedere il piano corilicolo nazionale.

Il presidente della Confederazione di produttori agricoli, Franco Verrascina, ha infatti dichiarato: “E’ sempre più urgente aggiornare il Piano del settore corilicolo, attualmente fermo al 2012, alla luce dei profondi cambiamenti di carattere economico e produttivo, ma anche climatico-ambientale, che hanno interessato il comparto nell’ultimo decennio; per questo riteniamo importante l’incontro tenutosi questa mattina e organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di una coltura molto importante in termini di diversificazione del reddito, caratterizzata da un elevatissimo livello di meccanizzazione e da una crescente domanda per l’industria dolciaria; il nocciolo, inoltre, coltivato prevalentemente in Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia su una superficie di poco inferiore ai 100mila ettari, è una pianta che si adatta bene ai diversi areali della nostra Penisola. Per queste ragioni – ha continuato Verrascina – e alla luce della delicata congiuntura economica che il Paese sta attraversando a causa della pandemia del Covid-19, che ha sensibilmente inciso sulla redditività del primario, non risparmiando neanche il comparto della frutta in guscio, riteniamo necessario l’aggiornamento del suddetto Piano di settore.

Le linee guida sulle quali basarsi per far sì che il nostro Paese mantenga le posizioni conquistate in questi anni sul mercato internazionale, sempre più minacciate da nuovi e vecchi competitor, devono essere l’innovazione e la ricerca, da declinare mediante l’incentivazione di pratiche agronomiche sempre meno impattanti che permettano ai produttori agricoli di affrontare le problematiche fitosanitarie; analoga attenzione andrà poi dedicata al rilancio e alla valorizzazione delle produzioni di qualità e a una campagna comunicativa nazionale e internazionale che promuova la nocciola made in Italy”.

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